La Regione siciliana dà il via ad accordi di collaborazione con alcuni paesi del Mediterraneo e ipotizza di intensificare i rapporti con la Cina. E’ questo il risultato raggiunto dal quinto “Forum della pesca per il Mediterraneo”, a Palermo.
“Abbiamo gettato le basi per una serie di protocolli e documenti – ha annunciato il capo del governo isolano, Raffaele Lombardo – Stiamo costruendo con alcuni paesi una nostra politica economica e quasi diplomatica. Al forum hanno partecipato le autorità di Malta, Egitto, Tunisia e Nuova Guinea, paesi con i quali metteremo a punto la nostra politica di collaborazione. In Guinea Equatoriale, piccolo Stato con poche centinaia di migliaia di abitanti ed un mare pescoso dove nessuno sa pescare, i nostri pescherecci potranno lavorare e formeremo i loro pescatori, lasciando alla Guinea metà del prodotto per esigenze alimentari. Con l’Egitto la fase di collaborazione è molto avanzata: da fine luglio alcuni nostri pescherecci saranno autorizzati ad impiantare in quel territorio attività imprenditoriali”.
Al vertice ha partecipato anche Adolfo Urso, viceministro dello Sviluppo economico, che ha aggiunto: “Oggi Egitto, Tunisia, Malta, domani Libia, Guinea Equatoriale, Mozambico e Angola, sono disponibili alla collaborazione perché hanno bisogno di industria, conoscenza, tecnologia ed esperienza isolana. E’ un ottimo avvio ed un grande segnale per la Sicilia produttiva”.
Il viceministro ha annunciato anche che “da oggi il distretto della pesca di Mazara del Vallo potrà fare un salto di qualità, grazie alla partnership con Egitto e Guinea Equatoriale, non solo per quanto riguarda la pesca, ma per tutta la filiera produttiva: dalla costruzione dei pescherecci alla lavorazione del prodotto”. In particolare, gli accordi stipulati oggi permetteranno a sei pescherecci di avere l’autorizzazione a pescare per tre mesi in Egitto. Oggi è stato definito l’iter per il rilascio delle licenze. Per quanto riguarda gli accordi con la Guinea Equatoriale, il presidente della Regione Siciliana ha detto: “Anche se è un’area lontana dalla Sicilia, alcuni pescherecci cominceranno a lavorare nelle acque di questo paese”.
Il viceministro, poi, ha spostato l’attenzione su un altro fronte di collaborazione economica: quello tra la Cina e la Sicilia. “I cinesi vogliono fare della Sicilia una piattaforma logistica per penetrare in Africa e in Europa – ha detto Urso – In questo momento, il paese dei mandarini ha tre collegamenti aerei diretti con l’Italia, attraverso Milano, Roma e Venezia. C’è l’intenzione di portarli a cinque e noi spingeremo affinché venga inserita anche una città siciliana”.
Secondo Lombardo nei prossimi giorni sarà possibile approfondire “le prospettive e le possibilità che l’economia cinese può offrire al nostro territorio”.