10 a Marcello Lippi. Va in sala stampa e si prende, con una faccia che è tutta un programma, la colpa. Così si salva dalle domande cattivissime già incoccate. L’ultimo dribbling gli riesce, prima dell’uscita. Il voto contiene sincera ammirazione per il livello di paraculaggine.
9 a Sandro Mazzola. Tenerello, gli ricordano in diretta la Corea e quasi sviene. Rispetto per gli anziani e voto di simpatia.
8 alla giacca dell’allenatore slovacco in pieno gangster style. Voto al coraggio del sarto.
7 a Civoli. Ogni volta che dice: è finita, l’Italia segna. Avrebbe dovuto dirlo una volta di più. Voto all’efficacia del gatto nero che è in Civoli.
6 a Zamparini. Onesto fino in fondo, nel paese dei bugiardi è quasi un demerito. Sufficienza risicata.
5 a Marchetti. Ha dimenticato in Italia il retino delle farfalle. Voto alle farfalle.
4 a Cannavaro. I campioni vanno via con intelligenza. Lui ha atteso l’ultimo istante del tramonto.
3 a Chiellini. Mostruoso. In tutti i sensi.
2 a Simone Pepe e alla sua ultima occasione. Per il “Nooooooo” con cui abbiamo gridato sull’ultima illusione, rischiando le corde vocali.
1 a noi, che ci crediamo sempre. Siamo irrecuperabili.
0 al pallone. Che è troppo tondo. (rp)