CATANIA – “Due giorni fa dopo un delicato intervento nell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, un paziente, che doveva essere trasferito in reparto, è rimasto bloccato per oltre due ore con due infermieri nell’ascensore utilizzato esclusivamente dai sanitari per i trasferimenti dalla sala operatoria, e per liberarli è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Vogliamo vederci chiaro e capire se si è trattato di un episodio isolato o se si sono verificati casi analoghi in passato e dunque se sussiste un problema di sicurezza nella struttura ospedaliera”. Lo dice la deputata del M5S, Jose Marano, che annuncia un sopralluogo nel nosocomio etneo e ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’ assessore alla Sanità Ruggero Razza di verificare lo stato di efficienza e funzionamento di ascensori e elevatori nell’azienda ospedaliera “Garibaldi” Nesima di Catania nel rispetto delle normative di riferimento. “Vogliamo capire – aggiunge la parlamentare – se si è trattato di mera fatalità o se ci sono responsabilità legate al mancato svolgimento delle attività di manutenzione degli elevatori presenti nella struttura, dunque capire se tali attività sono state effettuate con regolarità e nel caso verificare eventuali responsabilità dell’azienda ospedaliera. Fortunatamente il paziente non ha subito conseguenze fatali, ma questa vicenda avrebbe potuto evolversi in tragedia, vigileremo affinché non si ripetano episodi del genere. Il diritto alla salute passa anche attraverso la sicurezza negli ospedali”.
LA REPLICA DEL GARIBALDI – La direzione strategica dall’azienda ospedaliera Garibaldi ha “avviato un’indagine disciplinare interna” sul blocco dell’ascensore che portava un paziente appena operato nel reparto per la degenza, come segnalato dal M5s che sull’episodio ha presentato un’interrogazione parlamentare all’Ars. Il blocco, confermano dall’ospedale, è avvenuto il 27 febbraio scorso quando “l’impianto elevatore del nosocomio di Nesima, regolarmente sottoposto a manutenzione da parte della ditta ThyssenKrupp, si è bloccato ed esattamente alle 19.55”. “Stiamo ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti e rilevando la tempistica – ha detto il direttore generale Giorgio Santonocito – tutti i 56 impianti elevatori presenti nell’Azienda sono oggetto di idonea manutenzione. Quindi non può minimizzarsi il fatto accaduto, qui la fatalità non può e non deve entrarci. Le responsabilità saranno individuate in breve tempo”.