"Nessuna responsabilità" |La precisazione dell'Oikos - Live Sicilia

“Nessuna responsabilità” |La precisazione dell’Oikos

L'azienda respinge ogni correlazione tra le attività di discarica e i cattivi odori dei giorni scorsi. (foto di repertorio)

cattivi odori in città
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CATANIA – Nessuna responsabilità dell’Oikos. Interviene con una nota l’azienda che gestisce la discaricaa Valanghe d’Inverno, impropriamente, secondo quanto scritto, coinvolta nell’articolo di stampa pubblicato ieri, dal titolo “Odore nauseabondo in città. “E’ la puzza del percolato”. L’azienda evidenzia come non vi sia correlazione tra i cattivi odori avvertiti, in particolare nella giornata di ieri , in tutta la città e, più intensamente nel territorio limitrofo alla discarica, e le attività della stessa.

“Presso la discarica di c.da Valanghe d’Inverno sin dalla sua messa in esercizio e cioè dal 17/05/2013.è in funzione l’impianto di pretrattamento/selezione per rifiuti non pericolosi (già attivo dal 3.7.2010) ubicato all’interno del sito di Valanghe d’Inverno – si legge nella nota. Dal 23 dicembre 2016, non è più operativo l’impianto di pretrattamento/selezione dell’Oikos e da quella data non è stato più effettuato alcun trattamento di rifiuti. All’interno del sito di proprietà della OIKOS s.p.a. sono state sempre rispettate con scrupolo – precisa il documento – tutte le disposizioni vigenti aventi ad oggetto la tutela dell’ambiente e della salute umana”.

L’azienda risponde anche a quanto affermato da Pulvirenti, in merito alla natura dell’odore, “non è possibile riconoscere, con il solo olfatto, tipologia, caratteristiche e provenienza di un odore ma eventualmente” e a quanto riportato dal Comitato No Discarica, che parlano dell’impianto non autorizzato, indicando in qualche modo la causa del cattivo odore. “E’ infondata e gratuita che la causa degli odori molesti di cui è stata data notizia nell’articolo sopra menzionato sia da ricondurre alle attività che si svolgono e sono state svolte all’interno del sito di proprietà della OIKOS s.p.a.”. Infine, nella nota viene rivolto un appello al presidente della Regione. “Ci sia consentito, da ultimo, condividere la necessità di rivolgere appelli al Presidente della Regione Siciliana, on. Musumeci, che però ci auguriamo non riguardino la richiesta di adozione di normative già operanti in tutto il territorio nazionale da oltre un decennio.

 

 

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