CATANIA – “Solo bugie. Il Consuntivo non ha ancora ricevuto il parere dei Revisori né è arrivata alcuna delibera alla presidenza del Consiglio consiglio”. E’ appena terminata la diretta Facebook del consigliere di opposizione Manlio Messina, una sorta di conferenza stampa durante la quale l’esponente di Fratelli d’Italia ha denunciato quelle che definisce “le barzellette della disamministrazione Bianco”.
Al centro della denuncia, il Consuntivo 2015, atto così in ritardo – avrebbe dovuto essere approvato in aprile – da aver fatto scattare il commissariamento da parte della Regione. E il fatto che una nota stampa inviata ieri da Palazzo degli Elefanti, affermava non solo che “Entro stasera (ieri per chi legge n.d.r.) i Revisori dei conti predisporranno la relazione propedeutica al Consuntivo 2015, che potrà così essere approvato in pochi giorni dal Consiglio Comunale”, ma anche che “Il Consiglio comunale di Catania si riunirà giovedì della prossima settimana, il 4 di agosto, per affrontare il Consuntivo 2015. E’ stato deciso nella conferenza dei capigruppo convocata dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti e svoltasi oggi, in un clima sereno e positivo, nel Palazzo degli elefanti. Gli interventi dei rappresentanti dei gruppi consiliari sono stati improntati a un grande senso di responsabilità”.
“Il primo punto da chiarire – evidenzia Messina – è che il Comune è inadempiente, perché non fa le cose prescritte dalla legge, e che il collegio dei revisori non ha dato alcun parere all’atto. Vogliamo raccontare la barzelletta di questi giorni – aggiunge: a oggi i revisori non hanno espresso il parere non perché non vogliano, ma perché non hanno documenti fondamentali. La vera barzelletta – prosegue – è nel comunicato stampa del Comune nel quale si dice che il Consiglio comunale e la conferenza dei capigruppo ha già deciso di calendarizzare la discussione sul consuntivo 29015 in clima sereno. E’ tutto falso – tuona: non abbiamo ancora la delibera, né è arrivata in commissione, che quindi non ha potuto esaminarla. L’incontro non è calendarizzato perché non abbiamo i documenti: il Consiglio sarà pronto a discutere il Consuntivo quando lo avrà”.
A suffragare quanto affermato da Messina, una nota stampa di Palazzo degli Elefanti di questa mattina nella quale “La Presidente del Consiglio Comunale Francesca Raciti precisa che la convocazione per la seduta del Consiglio comunale per il 4 agosto non è stata ancora formalizzata. Nella ultima conferenza dei capigruppo- si legge – che ha riguardato il programma dei lavori consiliari all’ordine del giorno della seduta già convocata per il 2 agosto, i capigruppo hanno anche discusso della delibera relativa al Consuntivo 2015 che attualmente non è ancora pervenuta all’esame della Presidenza e dei Gruppi. Si è convenuto a tal proposito che, ove il Consuntivo 2015 arrivasse in tempo utile, la seduta di Consiglio potrebbe essere convocata per il 4 agosto. Ci sarebbero infatti, con il carattere d’urgenza che è già stato annunciato per la delibera, i termini prescritti dal regolamento e cioè di cinque giorni dall’arrivo del documento alla Presidenza e ai Gruppi Consiliari”.
Insomma, il Rendiconto – dall’approvazione del quale dipendono i trasferimenti da parte del Governo e, di conseguenza, la possibilità di pagare fornitori e dipendenti – non sarebbe pronto per essere discusso. Se non altro perché ancora i Revisori non hanno espresso parere. Non lo hanno fatto ieri, e con molta probabilità, non lo faranno neanche oggi, dal momento che hanno chiesto alcuni chiarimenti all’amministrazione. “I documenti ci sono tutti – afferma il presidente del collegio, Fabio Sciuto – ma abbiamo chiesto alcuni importanti chiarimenti che, una volta avuti, ci permetteranno di dare parere all’atto. Stiamo cercando di accelerare – aggiunge – ma occorre prudenza e un lavoro ineccepibile, data la delicatezza della materia”.
Sciuto parla di domani per il parere: l’atto poi dovrà arrivare alle commissioni consiliari, come quella al bilancio “che non ha ancora ricevuto la delibera”, precisa Messina, e solo dopo approderà in Consiglio per esser discusso e approvato. Un iter che, nonostante la delibera avrà carattere d’urgenza, difficilmente potrà portare l’assemblea a votare a breve. Con buona pace delle casse comunali, dalle quali dovrà essere prelevata la somma per pagare il commissario straordinario. “L’assessore Girlando e il sindaco si assumano le responsabilità e si dimettano – conclude Messina: non sono in grado di gestire la città”.