“Sì, è una scelta ponderata. Una scelta dettata da ciò che di più profondo sento dentro di me. Solo chi mi conosce davvero può immaginare quanto sia stata difficile. Ho imparato, però, che nella vita non sempre gli ostacoli vanno superati a tutti i costi: a volte puoi fermarti, respirare, riposare… e scegliere di arrestare la tua corsa”, a scriverlo sui propri social è Manlio Messina, da ieri, ex parlamentare gruppo di Fratelli d’Italia.
Messina, che in passato ha svolto il ruolo di assessore al Turismo in Sicilia aggiunge: “Non è una sconfitta. Io non la vivo così. In queste ore ho sentito dire di tutto e di più sulle ragioni che mi hanno portato a questa decisione. E capisco che – continua il post -, essendo un personaggio pubblico, sia inevitabile. Ma vi deluderò: non c’è un motivo unico, non c’è un colpevole o un episodio preciso. È una scelta intima, che custodisco nel cuore, insieme ai ricordi più belli di questa straordinaria Comunità umana e politica che ho avuto l’onore di rappresentare per tanti anni e in tante istituzioni”.
Messina sa che in molti, in particolare i suoi sostenitori, chiedono di sapere il perché di questa scelta, a loro risponde: “A voi, che mi avete sempre sostenuto e voluto bene, so che dovrei dare una spiegazione. Ma so anche che saprete perdonarmi se non lo farò. Fidatevi di me, ancora una volta. A chi invece mi ha voluto male, a chi mi ha denigrato e logorato, dico grazie. Sì, grazie. Perché il male che mi avete fatto mi ha insegnato a distinguere l’amicizia dall’opportunismo, l’amore dall’odio, l’invidia dalla gioia per il successo altrui. Mi avete reso più forte, più uomo, e mi avete fatto capire che la cattiveria è un sentimento che non mi appartiene. Ho tanti difetti, certo. Ma non la cattiveria”.
“Oggi – conclude – ho compiuto l’ultimo atto d’amore per la mia Comunità. Perché l’amore non è soltanto saper rimanere: è anche riconoscere il momento in cui bisogna lasciarsi andare. E io, con il cuore colmo di gratitudine, lascio andare la mia Comunità. Nella speranza che la luce dell’umiltà torni a illuminare il suo cammino. Sursum Corda“.

