CATANIA – Di bimbi e di bici, di ragazzi e di famiglie, di amor e di corteggiamenti, di sport e di salute. Di una bella giornata di sole, di un incantevole mare d’inverno. Il lungomare liberato di ieri domenica 10 gennaio 2016 dice molto di una città che ha voglia di riscatto e di sostenibilità. Una bella passeggiata di civiltà e salute, celebrata in un Perfect Day siciliano. Una di quelle giornate che prende prepotentemente il sopravvento sui soliti mantra della crisi e dei problemi di lavoro. Certo le sbavature non sono mancate, come gli autobus dell’AMT sudici e il clacson del trenino turistico fonte immotivata di inquinamento acustico tra la gente. Per il resto, just for one day – canterebbe David Bowie – Catania è balzata ai primi posti di una top ten ideale, delle città per felicità percepita.
E non è una mera esagerazione bensì è una riflessione che si basa anche su una semplice comparazione con le altre città siciliane. Palermo, per esempio, gode di un bellissimo lungomare chiamato passeggiata della Marina, che è costretto tra la Cala e villa Giulia. Messina, con il suo bel panorama sulla costa calabra, è sicuramente più generoso in termini di dimensioni ma pecca per sporcizia, interruzioni e disinteresse. Il lungomare di San Leone ad Agrigento è il più suggestivo all’ora del tramonto e conserva ancora delle palme, da noi decimate da chi importò quel parassita del punteruolo rosso, ma la cornice architettonica e naturale non riesce a tener testa con quello etneo. Siracusa purtroppo si riduce solo a Ortigia e infine il Lungomare Dante Alighieri di Trapani sull’altro capo dell’isola conserva tutto un altro fascino, quello della Sicilia dal sapore antico.
Pertanto sarebbe davvero possibile concepire la scogliera a strapiombo sul mare di con il suo lungomare liberato come attrazione turistica inedita per tutti i siciliani in vena di una gita fuoriporta in una città moderna. Per tutte quelle famiglie e quei turisti che desiderano riscoprire il piacere di una pedalata in compagnia, o semplicemente una passeggiata bordo mare in una città sgombera dalle auto. Un primato di civiltà, oseremmo dire, che ci farebbe azzardare inevitabili ed ulteriori comparazioni con altre capitali europee. Certo che Catania è ormai distante anni luce da Barcellona o da Valencia, avendo perso moltissime chance di ammodernamento negli ultimi 15 anni, ma nel suo piccolo, il lungomare di Catania con il borghetto Europa e il relativo parcheggio interrato, lascia ben sperare per una imminente svolta di rinnovamento urbanistico e cittadino.
Basta volerlo. Basterebbe poco per trasformare Catania in una città moderna. Forse pochissimo. Basterebbe attuare ciò che più volte è stato annunciato. Basterebbe collegare la metropolitana all’aeroporto, ovviamente. Completare il raccordo di viale Alcide de Gasperi con la circonvallazione, proprio per liberare il lungomare definitivamente dalle auto e trasformarlo in un grande giardino sulla scogliera. Basterebbe quindi incrementare l’uso della bicicletta, realizzando un percorso ciclabile che da piazza Europa possa collegare il porto di Catania. E così continuando si potrebbe raggiungere la Playa, realizzando un piccolo raccordo ciclabile nel curvone del faro. Una lunga passeggiata di civiltà e di salute, di sport e di benessere, dicevamo, che si potrebbe celebrare non “just for one day” ma anche ogni fine settimana, e perché no fino e oltre il tramonto.