CATANIA – Mare, integrazione, accessibilità. Ritorna anche quest’anno alla Plaia il progetto Catania M.I.A. finanziato dall’Inail e sposato dal Sindacato Balneari di Confcommercio Catania. Grazie al protocollo d’intesa firmato stamattina allo stabilimento balneare Lido Azzurro da Inail sede di Catania, rappresentato dal Direttore della Sede Claudia Villari, da FINP delegazione regionale siciliana, rappresentata da Antonino Gambino, dal S.I.B. Confcommercio, rappresentato da Ignazio Ragusa e da CIP SICILIA, rappresentato dal Presidente Aldo Radicello sarà garantita alle persone con disabilità la fruizione dei servizi di spiaggia e delle attività di balneazione.
“Tra i compiti istituzionali dell’INAIL rientra quello del reinserimento nella vita di relazione degli assicurati –. Spiega il direttore della sede Inail di Catania Claudia Villari – La finalità del progetto è proprio quella di migliorare la fruibilità, l’autonomia, la qualità di vita, l’integrazione e la partecipazione sociale dei soggetti con disabilità sul lavoro e non, al contesto sociale di appartenenza, nonché quella di migliorare il benessere bio – psico – sociale ed incrementare la cultura dell’accoglienza turistica e del turismo accessibile”.
Il Lido Azzurro della Plaia mette a disposizione un tratto di spiaggia con prospetto fronte mare totalmente accessibile ai portatori di handicap, con strutture (lettini, ombrelloni) e servizi (sedie adatte all’accesso in acqua dei disabili) per tutta la durata dell’iniziativa, dall’1 luglio all’1 settembre.
“I cittadini con disabilità, a causa della loro condizione, non devono vedere limitata la possibilità di disporre in piena autonomia e libertà del tempo libero e, quindi, anche del loro diritto allo svolgimento delle attività turistiche e ricreative – . Afferma il presidente regionale del SIB Ignazio Ragusa – Con questa iniziativa vogliamo garantire ai disabili residenti a Catania e ai loro familiari la possibilità di trascorrere gratuitamente delle giornate a mare in pieno relax e di svolgere attività sportive e ricreative sia in acqua che in spiaggia, con l’assistenza e la presenza continua di tecnici specializzati”.
I tecnici chiamati a sostenere le attività dei diversamente abili sono quelli della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, che fornisce assistenti e istruttori per l’orientamento sportivo dei soggetti con disabilità. “La valenza rieducativa dell’acqua e del nuoto rende l’ambiente acquatico particolarmente adatto a svolgere una funzione di tramite tra la riabilitazione terapeutica e lo sport – spiega Antonio Gambino – con effetti positivi per lo sviluppo globale della persona e nell’ottica di superamento anche della condizione “di malato medicalizzato” da riabilitare tutta la vita”.