CATANIA – Un “tavolo” di lavoro regionale e provinciale per la risoluzione della vertenza Myrmex composto dagli assessori regionali Vancheri (Attività produttive) e Caruso (Lavoro), e dall’assessore al Lavoro del Comune di Catania, Angelo Villari, nonché dai rappresentanti sindacali di Cgil, Fictem Cgil, Uil, Uilctem e Cisal. Ma con l’obiettivo di arrivare all’istituzione di un analogo tavolo nazionale, con una rappresentanza centrale e ben visibile, in grado di evidenziare l’importanza di un caso che non può essere ridotto solo ai ranghi territoriali.
È questo in sintesi, l’esito del faccia a faccia tenutosi oggi a Palermo, tra gli assessori Vancheri, Caruso e Villari, da una parte, e i rappresentanti sindacali della Cgil, Giacomo Rota e Margherita Patti (segretario generale e confederale di Catania), Peppe D’Aquila (segretario Filctem Sicilia) , della Uil e di Nuccio Canarelli della Cisal Chimici. “Il tavolo punterà a sciogliere il “nodo Regione” e all’istituzione di un confronto nazionale che metta in luce la valenza di un laboratorio di eccellenza, e il valore scientifico per l’intera area farmaceutica di settore, dei 69 lavoratori della Myrmex.
Oggi questi si trovano in cassa integrazione straordinaria, ultimissima spiaggia prima del definitivo ritorno a casa senza speranze. Lavoratori che ieri mattina hanno protestato con un sit in di fronte palazzo dell’ Esa a Catania ma che sono reduci da anni di lotte, tentativi di mediazione sindacale, confronti politici e aziendali di ogni genere. Siamo certi che questo passo di oggi possa rappresentare un avanzamento, ma di certo si attendono risultati concreti. Il tempo a disposizione è ormai finito. Questi ultimi mesi di ammortizzatore sociale non devono diventare un’inutile agonia, ma un’ultima e definitiva occasione per rilanciare il laboratorio, salvare i dipendenti e il valore specifico della Myrmex per il nostro territorio”.