CATANIA – Prima uscita ufficiale oggi del neo eletto consigliere aggiunto di Palazzo degli Elefanti. Un istituto pronto al varo e figlio del voto del 23 novembre. Tornata che ha visto la vittoria del trentunenne nato nello Sri Lanka Eranga Warnakulasuriya Thissera. Commerciante e residente a Catania dal 1998, ha incontrato il sindaco Enzo Bianco nella sala Vincenzo Bellini. “Ho voluto fortemente tradurre in atti concreti una questione che era rimasta lettera morta per troppo tempo”, ha detto il primo cittadino incontrando la stampa.
Bianco ragiona già in prospettiva futura: “Oggi c’è un consigliere aggiunto – ha detto il sindaco – domani ci sarà una consulta dei migranti. Catania ha già compiuto un gesto bellissimo, quello d’istituire il registro dei catanesi per nascita. I bambini nati qui e che parlano il dialetto meglio di noi, hanno il diritto di diventare cittadini a pieno titolo”.
Insomma, l’Amministrazione comunale ha l’obiettivo dichiarato di porsi come volano di coesione interculturale. Ma delle novità in atto, la cittadinanza – quella catanese – sembra essere poco informata. Un problema forse di comunicazione. “Se avessimo avuto risorse da spendere – riferisce Bianco – avremmo fatto di più. Tuttavia – aggiunge – il dato sulla partecipazione al voto è sicuramente significativo. La prossima volta faremo di meglio. Tutte le novità all’inizio hanno bisogno di maggiore forza. Da oggi, comunque, abbiamo una voce in più in Consiglio”.
I contorni del mandato del Consigliere aggiunto sono ancora tutti da definire. A partire dallo scranno che dovrà occupare in aula e da un ufficio di riferimento. Lo conferma Francesca Raciti, presidente del Consiglio comunale: “Il posto non è stato individuato, forse sarà nei banchi vicino la presidenza. Ma non c’è nulla di certo. Non so neanche se avrà una sede qui al Palazzo. È tutto ancora da decidere”. Un cantiere aperto, dunque. “Nei prossimi giorni – spiega la Raciti – ci faremo un chiacchierata con il nuovo consigliere. Siamo entro una fase sperimentale. Ma il processo che abbiamo inaugurato porterà a dei risvolti positivi per le loro comunità e per tutti i catanesi”.
Critico sì, ma senza guastare il tono della festa. Ecco il commento di Raynald Milinte, presidente della federazione delle associazioni Mauriziane-Italiane di Catania: “Ringrazio il sindaco per l’apertura – commenta – ma mi auguro che la presenza del consigliere aggiunto non sia senza voce. Ho speranza che apporti dei cambiamenti al regolamento”. Un problema non da poco. “Non avere diritto di voto – spiega ancora – è come un calciatore chiamato a entrare in campo, ma senza poter indossare le scarpette”. Ma sullo sfondo c’è anche la delusione di tutti quei migranti che possiedono la doppia cittadinanza. Ovvero, stranieri – con tutti i problemi connessi alla loro condizione – ma solo a metà. Senza la possibilità, nei fatti, di partecipare a una competizione che, per quanto simbolica, vale lo stesso come un’apertura di rilievo.