RANDAZZO. Sarebbero addirittura duecento gli ettari di terreno bruciati solo fino ad ora nel rogo ancora in corso nel Parco dell’Etna. Diversi i fronti che stanno impegnando dal primo pomeriggio tre squadre dei vigili del fuoco di Linguaglossa e Randazzo, una del corpo forestale e ben quattro canadair, uno proveniente da Roma, ed un elicottero. I vigili del fuoco hanno spento solo da poco le fiamme che hanno minacciato, a meno di cinquanta metri di distanza, un agriturismo di Contrada Marzarola a quota mille in territorio di Randazzo. Ma a preoccupare di più è un altro fronte che è avanzato rapidamente, alimentato dal vento, nella zona del Monte Spagnolo, sul versante ovest dell’Etna, inaccessibile via terra. Da ore i canadair stanno facendo la spola nel tentativo di spegnere questo grosso focolaio che sta devastando ancora una volta il Parco dell’Etna. Un altro rogo è divampato quasi contemporaneamente in territorio di Linguaglossa.
Sul posto oltre ai soccorritori sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di Randazzo che stanno fornendo supporto logistico ai vigili del fuoco, controllando la viabilità e bloccando l’accesso nei luoghi.