CATANIA – CGIL – CISL – UIL, insieme a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati di Catania, intervengono a proposito del regolamento Tasi, Tari e Imu del Comune di Catania con alcune proposte concrete sull’applicazione dell’Imposta Unica Comunale. I sindacati criticano fortemente sia le aliquote introdotte, sia il meccanismo previsto per il pagamento delle stesse imposte, “poiché non è stato previsto alcun aiuto alle famiglie più bisognose, ai pensionati con basso reddito e a quei soggetti che a causa della forte crisi hanno subito una notevole riduzione del proprio reddito poiché interessati da ammortizzatori sociali o dalla perdita del posto di lavoro”.
I sindacati hanno inviato un documento al sindaco Bianco e all’assessore comunale al Bilancio chiedendo, per bocca dei segretari delle tre confederazioni Rota, Rotolo e Parisi, e per i sindacati dei pensionati, Gatto, Lombardo e Meli, che venga immediatamente rivisto “lo spostamento dei termini di scadenza della prima rata, poiché a tutt’oggi non sono pervenute a molti contribuenti le cartelle di pagamento; il pagamento in quattro rate e senza alcun interesse sul pagamento dilazionato; lo snellimento delle procedure di dilazionamento della somma dovuta, senza caricare ulteriormente l’utente di adempimenti burocratici; la destinazione delle economie di gestione (2%) ottenute dai risparmi attuati dalla rimodulazione del servizio e destinarli a diminuire il carico fiscale nei confronti dei cittadini.
Il tutto, ponendo la massima attenzione, in modo particolare, alle fasce più deboli della popolazione, ai pensionati, ai lavoratori disoccupati e alle famiglie numerose o disagiate. Infine, viene chiesto l’impegno determinato e visibile da parte dell’amministrazione sulla lotta all’evasione dei tributi”. La nota si conclude con la richiesta di un incontro urgente “poiché il confronto con l’amministrazione e il consiglio comunale sinora sviluppato non ha ancora prodotto accoglimento corrispondente a quanto da noi proposto in termini di TASI e IMU e al fine di evitare un ulteriore “disagio sociale”.
