CATANIA – “Dobbiamo stare vicini gli uni agli altri, in modo particolare alle persone che sperimentano – ha continuato l’Arcivescovo Gristina – una tale esigenza. È bellissimo sapere che davanti a questa urgenza esiste l’iniziativa della raccolta straordinaria della Colletta. E, come nella forma ordinaria di fine novembre, sono certo che l’iniziativa di oggi darà buoni risultati. È bello entrare in questa logica: emergenza, urgenza, risposta straordinaria e, ciascuno di noi per quello che può fare, generosità straordinaria”. Attraversando i corridoi dell’Ard Discount di via Acquicella a Catania, Mons. Gristina si è occupato personalmente della spesa mettendo nel carrello ogni genere di prima necessità ma avendo a cuore soprattutto i prodotti destinati all’infanzia come il latte a lunga conservazione e gli omogeneizzati destinati ai piccoli sotto i cinque anni.
La spesa dell’Arcivescovo si è rivelata un momento di condivisione per tutti i clienti del supermercato. La verve di Monsignore è famosa e anche questa volta si è dimostrato un abilissimo trascinatore sollecitando massaie, padri di famiglia e persino i bambini presenti a donare ciò che potevano. “Molto bella e molto significativa la presenza dell’Arcivescovo alla Stracolletta, soprattutto in una zona di Catania che non è tra le più ricche – ha commentato il direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus, Domenico Messina -. È stato molto divertente seguirlo lungo i corridoi mentre invitava tutte le persone a fare la spesa, incitandoli a donare qualcosa per chi non può. È questo lo spirito della Stracolletta alimentare che arriva in un momento di particolare disagio dovuto da un lato alle conseguenze della crisi che provoca l’aumento di nuovi poveri e dall’altro all’arrivo incontrollabile di migranti che, gioco forza, si rivolgono a parrocchie, strutture caritative e mense per un pasto caldo o per un po’ di cibo da portare a casa dove non ha nulla ma proprio nulla da mettere sulla propria tavola”.
Un disagio accentuato dalla transizione dovuta alla fine del Pead, il programma europeo di aiuti alimentari che si è concluso a dicembre 2013, e alla nascita del Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) che, per l’Italia, fa capo al ministero del Welfare e che entro sei mesi dall’entrata in vigore del Fondo deve emanare le linee guida e programmatiche. Al momento siamo davanti a un nulla di fatto dovuto sicuramente a lungaggini burocratiche, ma i 4 milioni e 815mila indigenti che – in base all’Istat – si trovano «al di sotto di uno standard di vita minimamente accettabile» hanno fame adesso.
In Sicilia quest’esercito conta più di 360 mila persone e 35.800 bambini sotto i cinque anni. Questi sono i numeri certi, ma la stima esatta è quasi impossibile averla. I continui sbarchi nelle nostre coste e l’accoglienza offerta da ogni struttura caritativa a chi ha bisogno, senza guardare documenti e passaporti, mitigano, e di molto, gli aiuti offerti a ogni singola persona. I 1.500 volontari del Banco Alimentare della Sicilia onlus sono in postazione da stamattina nei 487 supermercati che hanno aderito alla raccolta (Agrigento 20, Caltanissetta 36, Catania 165, Enna 30, Messina 86, Siracusa 90 e 60 a Ragusa) e stanno regalando tutti i loro sorrisi a chi va a fare la spesa. La consapevolezza di un gesto di generosità, rende felice anche chi lo offre.
L’opera dei volontari non si concluderà con la chiusura dei supermercati, ma proseguirà fino a notte al deposito del Banco Alimentare per immagazzinare il raccolto della giornata. Per volontari, simpatizzanti e per quanti avranno il piacere di seguire con i volontari la partita d’esordio degli Azzurri ai Mondiali è stato predisposto un maxischermo che trasmetterà la partita Italia-Inghilterra presso il deposito del Banco Alimentare che si trova in via Fondaco 58 (SP 134) a Belpasso.