MASCALUCIA – Il Sindaco Giovanni Leonardi, ha coordinato il secondo incontro programmato per definire il mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace a Mascalucia. La riunione si è svolta nell’aula consiliare del palazzo di città, presenti per l’occasione i rappresentati dei comuni interessati oltre a Mascalucia, Gravina, Tremestieri Etneo, Sant’Agata Li Battiati, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etneo, San GiovanniLa Punta, Nicolosi. Assenti i comuni di Pedara e Camporotondo Etneo (in merito il Sindaco è intervenuto telefonicamente per confermare la disponibilità dell’ente soltanto se la sede dell’Ufficio resti a Mascalucia). Inoltre erano presenti il segretario generale di Mascalucia avv. Innocenza Battaglia, la dott.ssa Gabriella Livigni, il Giudice di Pace Arcidiacono e i rappresentanti dell’associazione forense, avv.ti Enrico Ingrasciotta e Corrado Lo Giudice.
Il dibattito si è sviluppato sul testo della convenzione da sottoscrivere da parte dei comuni, e sul prospetto dei conteggi generali e la ripartizione dei costi che ciascun ente deve farsi carico. Il termine massimo per sottoscrivere la convenzione, da parte dei sindaci e trasmetterla al Ministero è il 29 aprile. Entro tale data, tutti i comuni dovranno fare approvare dai propri consigli la delibera di sottoscrizione. Considerato che molti comuni non possono farsi carico di spese extra, una delle soluzioni valutate è quella di dare la possibilità ai comuni in difficoltà economiche di mettere a disposizione eventualmente il personale nella misura prevista. La realizzazione del protocollo d’intesa e la convenzione da firmare, non dovrebbe inoltre, superare la soglia del 20% in più della spesa annua prevista. Il costo mantenimento dell’ufficio, secondo l’ultima previsione di spesa ammonterebbe a 199.400 euro ogni anno.
Dall’analisi effettuata durante l’incontro è emerso che gli enti per avviare il progetto dovrebbero raggiungere almeno 5 adesioni altrimenti il progetto non si potrebbe realizzare. Se ciò si verificasse, sarebbe un problema dal punto di vista logistico creando un danno ai cittadini che vivono nella periferia nord del capoluogo etneo concentrando il servizio negli uffici di Catania. “Bisogna trovare un accordo e sottoscrivere il protocollo prima della scadenza ultima che è il 29 aprile – ha detto il Sindaco Leonardi – in modo da non perdere questa opportunità di garantire il servizio ai cittadini dei paesi etnei, e successivamente con più calma valutare una ulteriore diminuzione delle spese che incidono in maniera significativa sui bilanci dei singoli comuni – ha concluso il primo cittadino – Inoltre metteremo a disposizione, qualora fosse necessario, i locali necessari attingendo dal patrimonio comunale”.