CATANIA – Santo Giordano da ieri non è più componente della giunta Leonardi. Il sindaco di Mascalucia lo ha infatti ‘licenziato’, avocando a sé le deleghe gestite dall’ormai ex assessore ai Servizi sociali finito ieri alla ribalta delle cronache giornalistiche per presunto voto di scambio.“Sento il dovere di prendere le distanze da un modo di fare politica che non mi appartiene e che non è compatibile con la mia storia e soprattutto col percorso politico di rinnovamento avviato a Mascalucia nel 2013”, con queste parole Giovanni Leonardi, commenta la registrazione pubblicata dalla testata online TribùPress che vede protagonista un suo assessore intento a promettere benefici in cambio di voti.
“Ci tengo a ribadirlo – ha detto il sindaco – anche se questa mia distanza emerge dallo stesso tenore della registrazione pubblicata nella quale gli autori non spendono certamente parole di apprezzamento nei miei confronti proprio per la mia chiusura di fronte a certi modi di fare”. Insomma, Giovanni Leonardi segna una linea di demarcazione netta tra il suo modo d’intendere la pubblica amministrazione e quella dell’assessore, nonostante entrambi siano ritenuti vicini al parlamentare Ars Luca Sammartino. «Si tratta di un giovane – aggiunge Leonardi – che deve certamente riflettere sulla gravità delle parole che ha esternato anche se, ne sono certo, si tratta soltanto di parole buttate lì irresponsabilmente nel tentativo di accattivarsi una simpatia”.
E ancora: “Ma, anche se non supportate dai fatti – insiste il sindaco – rimangono pur sempre affermazioni gravissime che meritano una lunga pausa di riflessione da parte di chi le ha proferite. Un modo di fare che nulla ha a che vedere col percorso di legalità e trasparenza dettato dalla mia amministrazione comunale. E qui a parlare sono i fatti e non le parole: com’è facilmente riscontrabile dai sistemi adottati sin dal momento del mio insediamento – aggiunge Giovanni Leonardi – abbiamo, per esempio, subito introdotto i sorteggi con tanto di notaio per le assunzioni in Mosema proprio nel tentativo di evitare zone di scarsa trasparenza e un turn over del managiament aziendale già avviato qualche mese fa”.