CATANIA – Più di 200 anni di carcere e il ricalcolo della recidiva. Sono queste le richieste avanzate dal PG Gaetano Siscaro e dal Sostituto Miriam Cantone alla Corte d’Appello di Catania nell’ambito del processo d’appelo con il rito abbreviato “Iblis”. Niente sconti per punire i torbidi rapporti che hanno coinvolto mafia, imprenditoria e politici alle pendici dell’Etna. Dopo l’assoluzione in primo grado nel luglio 2012 con formula dubitativa chiesti 8 anni per l’ex deputato Pdl Giovanni Cristaudo. L’uomo, candidato senza successo alle ultime elezioni regionali era stato il più votato del collegio di Catania con il partito di Gianfranco Miccichè.
Secondo l’accusa al centro della sua azione politica all’Assemblea Regionale ci sarebbe stato il mega affare del centro commerciale in contrada Tenutella a Misterbianco (Ct).Nella lunga lista sono finiti anche gli imprenditori, presenti in aula, Mariano Incarbone (richiesta di 7 anni per concorso esterno),condannato in primo grado a 8 anni per associazione mafiosa. Per Rosario Ragusa l’accusa ha chiesto la conferma della condanna di primo grado a 8 anni e 4 mesi. Rischia 9 anni di carcere anche il geologo Giovanni Barbagallo, ritenuto dal Ros il vero collettore degli affari tra mafia e politica. Nella sua tenuta di campagna vennero intercettati decine di vertici tra gli uomini di Cosa Nostra catanese oltre a un pranzo conviviale a cui prese parte l’ex parlamentare Mpa Angelo Lombardo.
Parziale riforma delle condanne di primo grado per i presunti capi mafia del calatino Alfonso Fiammetta (9 anni e 6 mesi) e Franco Costanzo (14 anni e 1 mese ). Per l’ex consigliere provinciale dell’Udc Antonino Sangiorgi l’accusa passa da associazione a concorso esterno (chiesti 8 anni e 4 mesi), sulla sua posizione si è soffermato in aula il Pg Siscaro, “La sua è stata una situazione -ha spiegato al Presidente della Corte Elvira Tafuri – molto incisiva pur essendo un concorrente esterno”. Tra gli ex politci su cui pende la richiesta dell’accusa c’è pure Francesco Ilardi, consigliere comunale Mpa a Ramacca (CT) (chiesti 8 anni ).
Le richieste di confisca: l’accusa ha puntato il dito anche sui patrimoni dei vari impuati. Terreni, immobili e numerose imprese con fatturati a sei zeri che avrebbero operato forti dell’utilizzo del metodo mafioso e che adesso rischiano la confisca da parte dello Stato. Nella lista dei beni, per cui è stata avanzata richiesta di confisca, potrebbe rientrare anche l’ormai nota campagna del geologo Barbagallo in contrada Margherito a Ramacca (CT).
Tutte le richieste dell’accusa: Alfio Aiello (9 anni 8 mesi), Francesco Arcidiacono (16 anni 6 mesi), Giovanni Barbagallo (9 anni e 4 mesi), Antonio Bergamo (9 anni e 4 mesi ), Bernardo Cammarata (11 anni), Rocco Caniglia (13 anni 4 mesi), Alfio Castro (pentito 6 anni e 8 mesi), Franco Costanzo (14 anni e 1 mese), Giovani Cristaudo (8 anni ), Alfonso Fiammetta (9 anni e 6 mesi), Francesco Ilardi (8 anni), Mariano Incarbone (7 anni), Graziano Lo Votrico (8 anni), Francesco Marsiglione (11 anni e 4 mesi), Michele Marsiglione (6 anni), Girolamo Marsiglione (6 anni), Felice Naselli (assoluzione e trasmissione degli atti al Pm), Liborio Oieni (8 anni), Rosario Ragusa ( 8 anni 4 mesi), Antonino Sangiorgi (8 anni e 4 mesi), Agatino Santagati (2 anni e 2 mesi), Antonino Sorbera (8 anni), Alfio Stiro (8 anni), Agatino Verdone (8 anni), Maurizio Zuccaro 8 anni).