Colpo da 150mila euro in gioielleria |Malviventi travestiti da finanzieri - Live Sicilia

Colpo da 150mila euro in gioielleria |Malviventi travestiti da finanzieri

Quattro rapinatori hanno indossato le pettorine delle Fiamme Gialle ed hanno finto un controllo in una gioielleria di Fiumefreddo di Sicilia. Dopo aver malmenato il titolare sono fuggiti con i preziosi. IL VIDEO

Fiumefreddo
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FIUMEFREDDO DI SICILIA. E’ una rapina da manuale quella portata a segno nel pomeriggio ai danni della centralissima gioielleria Forzisi di Fiumefreddo di Sicilia, all’angolo tra la via Umberto e il Corso Bellini. Erano le 16 e 45 quando quattro uomini con indosso le pettorine della Guardia di Finanza e a volto scoperto hanno suonato il campanello del negozio di oreficeria. Muniti di carpette, palette, pistole ed una valigetta hanno fatto il loro ingresso senza destare sospetti nel titolare, il 51enne Salvatore Forzisi. Era tutta una messa in scena. I finti finanzieri hanno chiesto all’uomo di aprire le due casseforti con la scusa di dover verificare che i gioielli in oro depositati al loro interno non fossero contraffatti. Il gioielliere, in quel momento solo all’interno del negozio, ha aperto i forzieri in piena tranquillità.

Ma quando il titolare ha preso in mano il telefono, forse per chiamare il fratello, i malviventi temendo che l’uomo stesse facendo scattare l’allarme lo hanno subito aggredito, colpendolo più volte al capo. Uno di loro gli avrebbe anche puntato una pistola alla testa dicendogli: “Non ti muovere o ti sparo”. Una volta smascheratisi i rapinatori, dopo avergli sfilato con violenza dal polso il rolex e dai pantaloni il portafoglio, lo hanno prima minacciato di venirlo a cercare in caso di denuncia e dopo gli hanno legato i polsi con fascette da elettricista, rinchiudendolo nell’antibagno del locale.

In pochi minuti hanno rastrellato le due casseforti e sono usciti con disinvoltura dalla gioielleria, portando via anche l’impianto di video sorveglianza, di fronte a decine di testimoni. Nessuno ha immaginato che fossero dei rapinatori. Il titolare è riuscito a frantumare la vetrata della porta dietro la quale era stato rinchiuso ed ha lanciato l’allarme. I primi ad arrivare sul posto sono stati i carabinieri della locale stazione ed i sanitari del 118 che hanno prestato i primi soccorsi all’uomo, ancora visibilmente sotto shock. Fortunatamente ha riportato solo alcune escoriazioni ai polsi.

Poco dopo sono giunti anche i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Giarre che hanno eseguito i primi rilievi. Sul posto i malviventi hanno abbandonato una pistola, risultata poi giocattolo, ed una carpetta con la falsa effigie delle Fiamme gialle, entrambe repertate dai carabinieri. Trovata anche un’impronta che, se lasciata da uno dei rapinatori, potrebbe rivelarsi fondamentale per risalire alla loro identità.

Gli investigatori hanno anche visionato tutti i nastri delle telecamere installate nelle immediate vicinanze della gioielleria. I banditi sono fuggiti dal Corso Bellini, raggiungendo probabilmente un complice. Proprio lungo quella via alcune immagini avrebbero immortalato il loro passaggio. I carabinieri avrebbero già disposto l’acquisizione di quei nastri.

Intanto ci sarebbe una pista che condurrebbe a Trecastagni. Meno di dieci giorni fa quattro uomini, anch’essi con le pettorine della Guardia di finanza, sarebbero entrati in una gioielleria del posto. Nessuna rapina però è stata portata a segno. Potrebbe essersi trattato di un sopralluogo.

A venti giorni dal Natale per il titolare della gioielleria di Fiumefreddo, che aveva fatto il pieno di preziosi in vista delle festività, quello di oggi è davvero un duro colpo. L’attività, aperta da oltre 20 anni, non aveva finora mai subito episodi del genere. Solo una tentata rapina ed una compiuta più di dieci anni fa. Ma nulla di paragonabile.

Anche il primo cittadino di Fiumefreddo di Sicilia Marco Alosi ha raggiunto il punto vendita per constatare quanto accaduto. “Una rapina di questa portata non era mai stata compiuta – ha detto il sindaco – Siamo desolati per il nostro concittadino”. E’ ancora presto per quantificare il danno subito. Ma ad occhio e croce i rapinatori avrebbero portato via preziosi per un valore di circa 150mila euro.


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