CATANIA. A Misterbianco, i quindici circoli di Sel assieme ai cosiddetti nuclei sparsi per i diversi Comuni daranno vita al Congresso provinciale. Un’adunata chiamata ad eleggere Coordinatore e coordinamento. E’ stato l’attuale numero uno regionale, il deputato Erasmo Palazzotto, a traghettare la federazione provinciale dopo il recente commissariamento: “Sel affronta il suo secondo Congresso in un momento delicato per la vita politica del Paese ed in discussione c’è la ricostruzione di una sinistra capace di dare una risposta alla società – spiega -. A Catania, nessuno di coloro i quali sono stati i protagonisti della Sinistra può permettersi di dare lezioni su come occorra ricostruire: uno dei nodi del congresso sarà l’azione dell’amministrazione Bianco. Noi siamo per la discontinuità e Bianco finora non è stato capace di essere discontinuo col passare tanto è vero che si è circondato di persone che hanno fatto parte del passato. Dobbiamo ricostruire una Sinistra che sia capace di fronteggiare il potere. Ad esempio, sul tema dell’Urbanistica si può affrontare la questione parlando ancora di cementificazione?”.
Un Congresso che arriva giusto all’indomani della fuoriuscita dal partito degli ormai tre ex Grosso, Faro e Spadaro: “Per me chi si sottrae ad una discussione ha sempre torto – prosegue Palazzotto -: inutile dare troppa importanza. Perdipiù parliamo di un gruppo dirigente uscente che è stato responsabile della debacle delle ultime regionale ed amministrative. Io auspico un Congresso all’insegna dell’unità”.
Palazzolo nelle scorse ore ha incontrato anche i lavoratori della Myrmex e della St: due questioni spinose e sulle quali presenterà a breve altrettante interrogazioni. “Vertenze catanesi che sono la fotografia della Sicilia e, purtroppo, anche del Paese. Alla Myrmex non c’è stata una operazione di imprenditori ma di “prenditori”: una speculazione per racimolare fondi pubblici e spedire poi i lavoratori in cassa integrazione. La responsabilità è tutta della classe politica. Altra vicenda è quella della St: lì il fatto drammatico non è soltanto la privatizzazione ma il fatto che la privatizzazione serve solo a fare cassa. Il grande assente in tutto questo è il governo siciliano. Presenterò una interrogazione urgente sulla privatizzazione della St. Anche perchè quando l’Ue deciderà di investire nei micro chip andrà a finire che l’attenzione dell’Europa si sposterà in Paesi come la Francia. E’ per questo motivo che si rischia di chiudere il polo catanese: si deve capire che per fare cassa oggi si rischia di perdere un gioiello di tecnologia e che dà centinaia di posti di lavoro”.