CATANIA. A margine dell’incontro tenutosi all’ex palazzo Esa, l’assessore regionale Nicolò Marino si sofferma anche sulla questione legata alla Discarica mottese di contrada Tiritì. Una vicenda contorta che vede contrapposti da una parte i cittadini del territorio compreso tra Motta Sant’Anastasia e Misterbianco, dall’altra i gestori della discarica. “Quando si parla di bomba ecologica occorre definire perbene le cose – ha attaccato l’assessore -. Personalmente, ho una consapevolezza e non voglio girarci attorno: le elezioni del prossimo anno a Motta Sant’Anastasia si giocheranno sulla discarica di Tiritì, mi sembra fuori di dubbio. Le autorizzazioni che sono state rilasciate nel 2009, cioè quando ancora non vi erano nemmeno i limiti di distanza e tutto il resto; è chiaro che l’ampliamento è eccessivo. E’ un’autorizzazione che è stata rilasciata e che noi non possiamo revocare: ho aperto un’interlocuzione con i gestori della discarica perchè alcune cose non vanno e non possono proprio andare. Da qui a breve, passati i primi giorni di ottobre, emaneremo una circolare che imporrà delle prescrizioni ferree a tutte le discariche, soprattutto quelle private, in modo che in termini strettissimi dovranno dotarsi di un’impiantistica conforme alla legge”.
E Marino insiste, non tanto (o non solo) sulla vicenda legata ampliamento del sito bensì alla sua gestione: “Deve scomparire questa vecchia logica di discariche rimaste indietro senza alcuna innovazione tecnologica. Da parte nostra, finanzieremo tutti quei progetti che vanno in questa direzione. Non è una situazione semplice anche perchè c’è una continuità amministrativa: convenzioni sulle quali non possiamo intervenire se non paghi e risarcisci i danni. Comunque, stiamo lavorando. Vorrei ricordare che ho costituito una commissione d’inchiesta, lo sapete, e adesso dovrò prendere alcune decisioni”.