TORRE DEL GRIFO. (Mascalucia) Nicola Legrottaglie rappresenta l’esperienza nello spogliatoio rossazzurro, che vada in campo dall’inizio o che resti in panchina per far posto ad un compagno in quel momento più in forma. E’ stato così anche nello scorso campionato di serie A nel contesto del quale il difensore centrale originario di Mottola si è anche preso la soddisfazione personale di far gol a blasonati reparti difensivi della massima serie italiana. Adesso avrebbe potuto chiudere la carriera altrove, magari all’Ajaccio di Ravanelli che gli ha lanciato significativi messaggi d’invito, ma l’amore per i colori rossazzurri è stato più forte delle tentazioni d’oltre Stretto. Più volte il numero 6 ha lasciato intendere che voleva chiudere la sua prestigiosa carriera con il Catania, confidando magari in un’ulteriore permanenza ai piedi dell’Etna magari… dietro una scrivania da dirigente. Intanto, però, per la prossima stagione 201372014 Legrottaglie sarà ancora un calciatore a disposizione di Maran che potrà schierarlo al centro della difesa. Oggi pomeriggio, il “centrale” pugliese ha incontrato i giornalisti.
Nicola, che campionato ti aspetti?
“Impegnativo come sempre e noi siamo in grado di migliorarci perché siamo più maturi ed è stata mantenuta la stessa intelaiatura con l’innesti importanti.”
La conferma in panchina di Maran costituisce un stimolo in più?
“La conferma del mister è un fattore di positivo perché sicuramente il nostro allenatore conosce pregi e difetti di un gruppo di cui lui stesso è la parte importante: ci trasmette carica, personalità e ci aiuta a credere nei nostri mezzi. Sappiano che non sarà facile conquistare lo steso piazzamento in classifica dello scorso anno, anche perchè le altre squadre hanno maggiore considerazione del Catania e della sua forza reale”.
Che opinione di seri fatto dell’ultimo arrivato nel reparto difensivo, Gyomber?
“Si è presentato bene e dimostra di avere personalità. Questo è il mio ventunesimo ritiro precampionato e sono consapevole che in difesa la differenza la fa il collettivo e non il singolo. L’organizzazione del reparto arretrato, potendo contare su buoni giocatori, è la soluzione migliore rispetto ad un solo campione in difesa. Con Gyomber il Catania ha fatto un bell’acquisto. Complessivamente qui a Torre del Grifo si respira un entusiasmo generale ma non bisogna dimenticare che il campionato ormai alle porte non mancherà di palesare talune difficoltà. Tuttavia, anche per le altre squadre sarà difficile battere il Catania. Io desidero battere un altro record e voglio lasciare questa città con un ricordo indelebile. Sono uno che non molla: ho raggiunto il record di gol e vorrei mantenerlo”.
Con quali stimoli inizi questa stagione?
“Siamo reduci da un grande campionato ma guai a cullarci sugli allori. Invito i miei compagni a non fermarsi ed a migliorarsi sempre, anno dopo anno. Il calcio non guarda in faccia nessuno: io, per esempio, nell’arco di un mese sono stato definito il migliore difensore dell’anno e soltanto un mese dopo… il bidone dell’anno. Viviamo in un mondo finto dove può accadere che prima tutti ti acclamano e poi basta poco perchè la gente non si ricordi più chi sei o che cosa hai fatto!”