MASCALUCIA – In un momento storico – politico in cui si parla sempre più spesso di nuovo che avanza, di idee per rilanciare una cittadina in costante espansione demografica e territoriale, non mancano i “nuovi progetti” e le “idee destinate a rilanciare la vivibilità di un paese arenatosi per troppi anni su scelte personalistiche”. “Dare spazio al cittadino, chiudendo i conti con la vecchia e ingessata politica” sembra essere diventato lo spot elettorale più gettonato e i candidati alla poltrona di primo cittadino sembrano spuntare come funghi dopo un’abbondante acquazzone. Molti studiosi del fenomeno politico mascaluciese descrivono la situazione attuale come “assolutamente frammentaria ed eterogenea anche perché i voti che aveva incassato l’ex primo cittadino sono andati dispersi e ad oggi non è possibile prevedere con un minimo di fondamento credibile chi riuscirà a tagliare il nastro per primo”.
L’ultimo identikit in ordine di tempo risponde al profilo di Enzo Magra, che domenica 17 marzo alla delegazione comunale di Massannunziata, con la presentazione dell’effervescente Gino Astorina e dinanzi ad una nutrita rappresentanza di cittadini, ha presentato la sua candidatura a primo cittadino in vista delle prossime amministrative in programma a maggio. Architetto, docente universitario a Reggio Calabria, già assessore (dal luglio all’agosto del 2012) dell’amministrazione guidata da Salvatore Maugeri, Magra ci tiene a prendere le distanze dalle voci che lo vorrebbero vicino all’ex primo cittadino di Mascalucia. “Preferirei non parlare dell’amministrazione precedente” – spiega al taccuino di LiveSiciliaCatania – ma aggiunge che “sarebbe assurdo proporre il nuovo, puntando sempre sul vecchio, che almeno in seno al secondo mandato è stato molto deludente”. Cosa le ha dato in termini esperienziali e professionali la seppur breve esperienza in qualità di assessore? “Mi ha fatto capire cosa significa gestire “ab intra” un bene pubblico. L’esperienza da assessore ai servizi sociali mi ha regalato un enorme bagaglio che mi mancava circa le modalità con le quali si amministra e si organizza un ente pubblico. Ho avuto modo di conoscere persone splendide all’interno del comune e dell’amministrazione che spesso non vengono valutate e apprezzate come si dovrebbe. Sono stati anche tre mesi ricchi di proposte: cito su tutte l’osservatorio sociale nato per capire le esigenze concrete del cittadino”. Come si è arrivati ad ufficializzare “coram populo” la sua candidatura alla poltrona di sindaco di Mascalucia? “Dal convinto sprone di alcuni amici che mi hanno confidato di voler puntare su di me e su un progetto serio e condivisibile. Ciò che ci ha unito in particolare è conferire un volto diverso ad un comune che merita scelte più coraggiose e non le solite false e sconcertanti promesse circa posti di lavoro che non esistono. Il nostro progetto, sposato ad oggi dai consiglieri uscenti Casesa, Gibilisco, Marino, Puglisi e Giardina, e dalla lista “La Svolta” con la partecipazione di Amantia, Roccella e Torrisi, cresce di ora in ora e siamo convinti di poter dar vita ad un progetto nuovo, guidato da persone con un curriculum pulito e con la voglia concreta di spendersi nell’interesse esclusivo dei cittadini”. Non si rischia di promuovere una piattaforma programmatica politicamente vicina ai grillini? “Il nostro è un progetto nuovo, portato avanti in alternativa al M5S. Voi di LiveSiciliaCatania conoscerete presto non solo i capisaldi del nostro programma amministrativo, ma anche i prossimi appuntamenti in cui incontreremo la cittadinanza allo scopo di coinvolgerli nel nostro progetto, che dev’essere quanto più possibile sobrio e partecipato”. Può anticiparci in questa fase qualche chicca in merito alle vostre linee programmatiche? “Abbiamo le idee chiare e non inseguiamo utopie o chimere irraggiungibili. Partiamo dal concetto che ci batteremo per l’affermazione concreta di idee e non di parole. Tra i fatti che cercheremo di concretizzare, cito la predominanza assoluta che conferiremo al cittadino che vive il territorio e che deve essere un fattore determinante per la buona riuscita della nostra amministrazione anche in termini di progetti reali e costruttivi in grado di valorizzare il nostro paese. E la gestione dei rifiuti attraverso un più chiaro percorso con la Mosema. Da non tralasciare la questione legata alla viabilità urbana e la possibilità per tutte le famiglie di poter monitorare tramite internet, tutto ciò che accade allorchè si prendono le decisioni necessarie per valorizzare la vivibilità della nostra cittadina. Sono tutti obiettivi raggiungibili: basta solo un po’ di sana buona volontà. D’altronde se prometteremo qualcosa, vorrà dire che saremo in grado di realizzarlo. Purtroppo, anche a Mascalucia, ciò non si è verificato sempre …” Come pensate di interpretare il legittimo malcontento dei mascaluciesi? “Non ci vogliono grandi capitali per realizzare ciò che fa parte del nostro programma. Penso ad esempio al centro artigianale e al rilancio dell’edilizia attraverso dei bonus che consentano di sostituire il vecchio e fatiscente con strutture nuove, moderne e perfettamente a norma”. Eppure molti accostano il suo nome a quello di Maugeri: cosa risponde loro? “Si tratta di illazioni, del tutto destituite di fondamento. Io non ho padroni, ma mi ritengo un uomo con un progetto ben preciso in mente che, con l’ausilio essenziale dei giovani e dei molti politici dotati di esperienza che sposeranno il nostro progetto, punta a chiudere una pagina opaca della storia del nostro paese ed aprirne un’altra, più seria ed efficiente”. Cosa pensa degli altri candidati alla poltrona di primo cittadino? “Conosco da tempo Giovanni Leonardi, così come Fabio Cantarella, o Roberto Montalto, che ritengo una figura eccellente con la quale magari poter stringere al fotofinish un accordo con la mia lista. Con il Pd non ho avuto modo di dialogare, anche perché mi definisco un uomo di centrodestra”. Spera di incassare anche il placet del Pdl? “C’è stata nelle settimane precedenti una dialettica costruttiva, ma per il momento preferisco non sbilanciarmi”.