TORRE DEL GRIFO (Mascalucia). Sarà un Catania prudente, ma al tempo stesso ambizioso, quello che affronterà, domenica prossima, l’insidiosa trasferta a Parma. In vista della sfida ai ducali di Donadoni non manca qualche dubbio sulla formazione che Maran deciderà di mandare in campo dall’inizio. Infatti, gli infortuni di Almiron e Barrientos e la contemporanea squalifica di Biagianti (somma di ammonizioni), costringeranno probabilmente il tecnico rossazzurro a rivedere la disposizione dei suoi a centrocampo e –probabilmente- ad abbandonare il 4-2-3-1 che in trasferta ha ultimamente contribuito ad ottenere buoni risultati. Una maglia da titolare potrebbe essere assegnata a Salifu in caso di modulo improntato al 4-3-3 e quindi a specchio con quello del Parma. Il centrocampista ghanese (e mai tale nazionalità fu più in voga dopo le mirabilie di Boateng e Muntari in occasione della recentisisma vittoria del Milan sul Barcellona!) garantirebbe più copertura nella zona nevralgica del campo ma anche meno spinta propulsiva in fase d’attacco rispetto ad Almiron. Ma intanto, in casa rossazzurra, c’è anche un “certo” Ricchiuti che scalpita, assaporando forse che domenica al “Tardini” potrebbe toccare a lui partire da titolare dopo tanta panchina. Adrian Ricchiuti, spesso con le valige in mano in occasioni delle sessioni di calciomercato, ma sempre pronto a dare il suo contributo nel momento in cui torna alla ribalta. “Durante la settimana mi impegno sempre al massimo –sottolinea Ricchiuti- al fine di convincere il tecnico a schierarmi da titolare e anche stavolta sarà il Mister a decidere”. Soprattutto se l’allenatore trevigiano dovesse scegliere il numero 24 sin dal 1° minuto, il Catania si affiderebbe ad un 4-2-3-1 con Lodi e Izco mediani e Ricchiuti sulla trequarti insieme con Gomez e Castro. Questo comporterebbe, però, maggiori rischi che la squadra etnea si esponga alle ripartenze degli avversari anche se tale scelta potrebbe contribuire non poco a rendere più accessibile l’area di rigore parmense. La formazione di Donadoni ha, tra le mura amiche, la difesa meno perforata del campionato dopo la capolista Juventus ed a pari merito con lo stesso Catania e la Fiorentina.
Intanto, a dirigere la sfida di domenica pomeriggio tra Parma e Catania è stato designato l’arbitro Giacomelli di Trieste. All’andata al “Massimino” finì 2-0 per i rossoazzurri.