CATANIA – Il Movimento 5 Stelle ha una storia quasi decennale. A molti sorprenderà, eppure è cosi. Il primo incontro, fatto in un garage con pochissimi attivisti, è stato nel 2003. Era l’epoca dei V-Day, di Beppe Grillo che parlava dai tetti delle auto agli operai della Fiat, era l’inizio di un vento nuovo, molti lo chiamavano il vento dell’anti politica, che ha soffiato e travolto, fino a trasformarsi in un uragano.
“Il Movimento 5 stelle ha una lunga storia” racconta a Livesiciliacatania l’avvocato Mario Gianrusso “risale tutto al 2003. Tutto nasce attorno alle battaglie comuni come quella per gli inceneritori, il Parlamento pulito, l’acqua pubblica, il referendum sul nucleare, il V-Day. E’ stato un lungo percorso, che non è iniziato pochi mesi fa, ma molti anni fa. Quella di oggi è solo una delle tappe di questo cammino” sottolinea “dietro abbiamo una storia, non siamo arrivati all’improvviso”.
Un salto nel passato, nell’atmosfera di entusiasmo contagioso delle prime riunioni e delle prime sfide, lo facciamo con Lidia Adorno. “I primi incontri si tenevano in un garage” afferma “poi siamo passati un po’ allo scoperto e ci siamo trasferiti al Viale Libertà. Di quelle riunioni ricordo il caldo, le zanzare, la sporcizia, ma c’era tanta voglia di confrontarsi per cercare di capire cosa si poteva fare, iniziando dalle piccole cose, anche perché eravamo in pochi e non pensavamo che il Movimento potesse diventare quello che è oggi. Eravamo ispirati da questa onda travolgente scatenata da Grillo. Le prime sere erano goliardiche” racconta “ma non sono mancati i momenti di tensione, che però sono stati risolti e ci hanno portato dove siamo adesso”.
Daniele Balsamo invece è il presente. Un cittadino che soleva lamentarsi e non agire. Nel Movimento 5 Stelle ha trovato il luogo “dove poter trasformare il disagio in azione, in idee, in proposte”. “Ho incontrato una persona del Movimento che mi ha chiesto: ma tu vuoi continuare a lamentarti? Oppure vuoi cominciare ad impegnarti per cambiare questo paese?” dice “Da quel momento ho fatto una scelta ed ho cominciato a fare volontariato politico.” E’ solo una delle voci catanesi che hanno aderito al progetto di Beppe Grillo, che si è sviluppato in maniera esponenziale dai primi mesi del 2012 dalla città fino ai paesi pedemontani e al calatino. Un movimento che si muove senza gerarchie, senza dirigenze piramidali, che parla il linguaggio veloce del web. Dall’incredibile risultato di Parma, che ha spiazzato i leader dei vecchi partiti nazionali, a Catania, è cresciuta la convinzione di un sogno: quello di conquistare la terra del 61 a 0. Un’utopia, che ricordando l’immagine di Piazza Università stracolma per Beppe Grillo, sembra molto vicina alla realtà.