TRAPANI – L’approdo di Paolo Ruggirello, il recupero di Giacomo Scala, la deroga per Enzo Abbruscato. Si sono risolti in extremis alcuni dei tre nodi più controversi della settimana che ha preceduto la presentazione delle liste in provincia di Trapani. Dopo una lunga serie di trattative che lo hanno visto oscillare per giorni tra Pdl e Grande Sud, Ruggirello ha optato per la lista Musumeci: una soluzione che salva gli equilibri interni al Popolo delle libertà e che, al contempo, consente al fondatore dell’Mps buone chance per un ritorno all’Ars. A sfidarlo, l’ex assessore provinciale Paolo Ruggieri e il presidente nazionale dell’Aias Francesco Lo Trovato, mentre è infine tramontata la candidatura del marsalese Guglielmo Anastasi.
Nel Partito democratico, l’ex sindaco di Alcamo resta in lista nonostante le indagini per truffa sul suo conto, mentre viene confermata la presenza di Enzo Abbruscato nella lista Crocetta, nonostante qualche malumore dei leader democratici trapanesi, che nei giorni scorsi avevano sottolineato come, a rigor di regolamento, un dirigente del Pd (Abbruscato è capogruppo al Consiglio comunale di Trapani) non si sarebbe potuto candidare in una lista diversa da quella ufficiale. Nel frattempo il senatore Papania e i vertici del partito incassano il duro attacco della marsalese Monica Alagna, la cui candidatura sembrava certa fino a qualche giorno fa. “Avevo manifestato la mia disponibilità a candidarmi in una logica di rinnovamento e di apertura alla società civile – scrive la Alagna – ma verifico che la lista del Pd a Trapani è, purtroppo, caratterizzata dalla presenza di un deputato che ha già quattro legislature alle spalle, quindi non candidabile in base allo statuto, di un dirigente che è attualmente sotto processo, di un segretario provinciale da circa vent’anni tale (prima del partito popolare, poi della Margherita e infine del Pd) e di alcune candidature finte. Per questo ho ritirato la mia candidatura, pur confermando il mio impegno politico nel partito”.
Tra gli spostamenti dell’ultim’ora anche quello di Doriana Licata, che resta in orbita Miccichè, passando però da Grande Sud a Partito dei Siciliani, dove se la vedrà con Francesco Regina e Giovanni Lo Sciuto, mentre il Pid dopo Giacomo Sucameli e Flavio Coppola, presenta due candidati provenienti dalla società civile: l’editore Ignazio Grimaldi e il presidente di Confindustria Trapani Davide Durante, che – un po’ a sorpresa – lascia Ivan Lo Bello per andare con Saverio Romano. Toccherà adesso al suo vice, Gregorio Bongiorno, rappresentare gli industriali in provincia. Compie l’ennesimo passo indietro, invece, l’ex parlamentare marsalese Massimo Grillo, che ha rinunciato a candidarsi nella lista di Futuro e Libertà e che ormai appare sempre più distante dal leader provinciale Livio Marrocco. Nessuna sorpresa invece, a sinistra, nella lista Fava presidente (Sel+Fds+Verdi) che conferma le candidature dei consiglieri provinciali Passalacqua e Ortisi, mentre Italia dei Valori punta gran parte delle sue fiches sull’ex direttore dell’Ipab di Alcamo, Gaetano Adamo. Su due sponde opposte, infine, i due leader del movimento dei Forconi. Il marsalese Martino Morsello conferma infatti la rottura con Mariano Ferro e si candida a sostegno della Rivoluzione Siciliana di Cateno De Luca.
Ecco le liste (clicca per conoscere i candidati):
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI