La commissione Europea dà l’ok alla garanzia di Stato sulla linea di credito concessa alla “Valtur spa” per 50 milioni di euro. La garanzia pubblica, infatti, rientra negli strumenti a disposizione della legge Marzano per fronteggiare la pesante situazione debitoria dell’azienda. Un crac da mezzo miliardo di euro causato della gestione della famiglia trapanese Patti.
A giorni, inoltre, verrà indetto un bando per la dismissione dell’azienda che dovrebbe portare ad un nuovo acquirente subito dopo l’estate. Questo è quanto hanno spiegato i tre commissari straordinari Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Gemma, nominati otto mesi fa quando l’azienda leader nel settore turistico era a un passo dal collasso definitivo, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi a Milano.
Un bando di gara pubblico quindi, che punta alla vendita delle attività di gestione relative al catalogo in distribuzione che comprende i tre villaggi montani (Pila, Marilleva e Sestriere); gli otto villaggi balneari italiani (tre in Sardegna, due in Sicilia e tre fra Puglia e Calabria), nonché i quattro villaggi esteri (Mauritius, Egitto, Kenia, Madagascar).
E’ questa essenzialmente la prossima tappa della procedura che si potrebbe definire “salva-Valtur” che i tre commissari cercheranno di attuare in tempo utile per far sì che possa essere l’aggiudicatario a stabilire la strategia industriale relativa alla prossima stagione invernale: ”L’obiettivo è cedere il gruppo in blocco – hanno affermato i tre commissari – uno spezzatino sarebbe l’extrema ratio e comunque sarebbe una sconfitta”.
Il ministero dello Sviluppo, intanto, ha autorizzato l’apertura della data room a cui hanno già richiesto l’accesso nove gruppi, italiani e stranieri. “Nonostante il progressivo deterioramento del mercato di settore, che secondo i dati più recenti sta registrando un calo delle vendite del 35% rispetto al 2011, stiamo facendo un grandissimo sforzo per sostenere la vendita del prodotto – hanno dichiarato Coen, Discepolo e Gemma – stiamo proponendo al mercato promozioni aggressive volte ad incentivare l’acquisto dei pacchetti Valtur, attraverso una scontistica mirata ed altamente competitiva, nonché ad utilizzare la formula del “cambio merce” per poter consentire importanti economie di scala”.
“Il nostro obbiettivo è quello di cedere Valtur al miglior offerente – hanno commentato i tre avvocati – che sarà colui che, oltre ad offrire il prezzo più alto, garantirà l’assorbimento del maggior numero di dipendenti, e presenterà il piano industriale più rassicurante e solido nell’ottica della continuazione della gestione”.
Last but not least, i commissari riferiscono anche di un procedimento penale di fronte al tribunale di Trapani a carico del cavaliere Carmelo Patti, presidente dell’azienda prima dell’apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria. La Dia di Palermo ha richiesto la confisca dell’intero patrimonio di Patti, ivi compresa la sua partecipazione azionaria in Valtur. “L’impatto che l’ipotetica emissione di tale misura cautelare potrebbe avere sul nostro lavoro per il salvataggio della Valtur – hanno commentato i commissari – a dispetto di quanto affermato con grande superficialità da certa stampa, non condurrà a pregiudizi per le procedure in atto ”.