“Quanto dichiarato stamani dall’assessore regionale alla Formazione Mario Centorrino, riguardo al piano di offerta formativa che dal prossimo ottobre dovrebbe essere triennale, è mera declamazione“. Lo afferma una nota della Cisl siciliana segnalando che “siamo a fine maggio e il piano 2011 non è ancora partito per i ritardi dell’assessorato”.
“Per di più – ricorda il sindacato – la triennalità di cui parla il governo, non è una novità. La Cisl l’ha insistentemente chiesta ed “é prevista, con riferimento a fondi regionali, nazionali e Ue, nell’accordo-quadro sottoscritto dalle parti il 14 aprile così come lo era nel protocollo d’intesa del settembre 2009, mai attuato dal governo regionale”. Secondo la Cisl “anche a voler dare per buone le affermazioni del governo, non sono ancora stati emanati i bandi di gara per la programmazione delle attività negli anni a venire”.
Così, per il sindacato, “l’assessorato entra a gamba tesa sulle procedure di mobilità, gettando fumo negli occhi dei lavoratori e alimentando illusioni con semplicistiche dichiarazioni”. Per fare davvero quanto Centorrino dice, si osserva dalla Csl “sarebbero necessari tempi tecnici che non ci sono”. E il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, invita l’assessore “a non perdere tempo in inutili operazioni mediatiche, Centorrino convochi oggi stesso le organizzazioni sindacali e gli enti”.
Critiche anche dalla Uil. “Le chiacchiere stanno a zero”, risponde Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, alle dichiarazioni di Centorrino. E precisa: “Anziché illustrare i progetti per il futuro, l’assessore farebbe bene a dare una risposta immediata alle migliaia di famiglie ancora in attesa degli stipendi e che oggi rischiano mobilità e licenziamenti. Non è ancora chiaro – continua Barone – quando partirà il Piano per l’offerta formativa, chi interesserà e soprattutto come faranno a recuperare gli stipendi arretrati. Senza avere risposte chiare e certe, tutto quanto sostenuto dal governo è una mera esercitazione retorica”. E il leader della Uil aggiunge: “Continueremo la nostra mobilitazione. L’obiettivo è dare risposte e rassicurazioni ai lavoratori. Solo dopo, ma su basi solide e non fantastiche, si potrà cominciare a parlare una buona volta della riforma della formazione professionale. Anche sull’utilizzo dei fondi Ue – conclude Barone – bisogna essere concreti. In assessorato c’è chi sostiene che utilizzando queste risorse non si potranno pagare il riconoscimento della malattia e della maternità. E’ evidente che un chiarimento è necessario per potere andare avanti. Basta chiacchiere. Invitiamo quindi il governo regionale ad aprire un tavolo di confronto”.