In queste ore, in casa Pd, in piena fibrillazione, si susseguono voci e commenti. “Il Pd siciliano ha già tutta l’autonomia che serve ed è già federato con il partito nazionale. Quello dell’autonomia è un falso problema”. Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico siciliano Giuseppe Lupo. “La vera priorità del Pd – aggiunge – è rafforzare l’unità interna valorizzando la partecipazione. Basta con le polemiche. La nostra base ci chiede responsabilità, coesione e impegno per affrontare le emergenze della Sicilia e costruire l’alternativa riformista per battere la destra”. “In pochi mesi – continua Lupo – il nostro partito ed il gruppo del Pd all’Ars hanno fatto un buon lavoro. Siamo riusciti a realizzare buone riforme e non capisco perché adesso improvvisamente avremmo bisogno di maggiore autonomia per realizzarne di nuove”. Per Lupo “Tutte le nostre scelte sono state assunte dagli organismi democraticamente eletti in Sicilia senza intromissioni romane. Non saranno le correnti e i ‘caminetti’ a decidere la linea politica del Pd in Sicilia ma gli organismi”.
“Il Pd è in una fase di costruzione: in Sicilia ha lavorato bene, amplificando i contrasti nel centrodestra e contribuendo a varare una finanziaria il più possibile vicina alle esigenze dei siciliani. Adesso si apre una nuova fase, che dovrà essere valutata dagli stessi organismi che ci avevano dato pieno mandato per intraprendere la strada delle riforme”. Lo dice Pino Apprendi, deputato regionale del Pd a proposito del dibattito in corso in Sicilia sul modello di partito da attuare. “L’unica cosa certa – aggiunge – è che non ci faremo imporre diktat da Micciché, che tiene mezza faccia qui e mezza a Roma, rimanendo sottosegretario nel governo Berlusconi che affama la Sicilia, e gioca su due tavoli anche a Palermo, criticando Cammarata e poi rifiutandosi di votare la mozione di sfiducia ad uno dei peggiori sindaci che il capoluogo ricordi”.
“Sono processi inevitabili: proporzionalmente al peso che la Lega o gli autonomisti assumono nel centrodestra, si creano delle reazioni di legittima difesa sul territorio”. Lo dichiara Massimo Cacciari al Post, il giornale online diretto da Luca Sofri, a proposito della creazione di un Pd siciliano autonomo e federato ad opera di Giuseppe Lumia. “Andrebbe bene se ci fosse un disegno generale che non c’è – prosegue Cacciari – Queste sono soltanto reazioni alla Lega e ai leghismi che divorano il Pdl e anche il Pd”. “Nel Pd non capiscono niente del Nord – critica ancora l’ex sindaco di Venezia – non capiscono un c….. Vedrete che il primo che capirà cosa succede sarà ancora Berlusconi, che già lo ha fatto con la Lega e ora andrà sempre più dietro agli autonomismi della Sicilia. Ma il Pd non capisce un c….”. “Sta andando tutto in malora – insiste Cacciari – questo paese va in malora e non se ne accorgono. Chiamparino capisce le cose, anche Penati, ma poi sono tutti ex comunisti: si odiano, si ammazzerebbero ma poi devono stare insieme, è più forte di loro. Io sono stufo di cercare di far ragionare i suicidi”, conclude Cacciari.