È legge regionale la minifinanziaria da oltre 125 milioni di euro che contiene l’autorizzazione all’esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2010, la proroga dei contratti dei precari e altri interventi finanziari urgenti. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dall’Ars, la cui attività per il 2009 può dirsi dunque conclusa, anche se si terrà una seduta tecnica il 29 dicembre in caso di impugnativa da parte del commissario dello Stato. La manovrina proroga i contratti del personale della Protezione civile, dei consorzi di bonifica, degli sportelli multifunzionali, dei dipendenti ex Arra (l’agenzia regionale rifiuti e acque) e dell’assessorato al Territorio e ambiente, nonché dei lavoratori dell’Arpa e del Cefpas (centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario). Cinquantotto i milioni di euro stanziati per il finanziamento dei corsi di formazione professionale, mentre altri 25 milioni consentiranno il pagamento degli stipendi dei forestali impegnati nella prevenzione e nel controllo degli incendi boschivi. Previsto inoltre un contributo di 300 mila euro per pagare i salari del personale della Fiera del Mediterraneo di Palermo.
Ci si aspettava un voto trasversale e così è stato. Tuttavia, non è andato tutto liscio come si pensava e l’assemblea si è protratta per quasi cinque ore, caratterizzandosi per un ampio e acceso dibattito. Il nodo principale che ha fatto dilatare i tempi dei lavori è stato quello degli emendamenti, contestati specialmente dal Pd. Già in apertura di seduta, il capogruppo dei democratici, Antonello Cracolici, ha infatti criticato l’ammissibilità di certi emendamenti “perché un ddl che autorizza l’esercizio provvisorio, che di per sé è un atto straordinario ed esclusivo, non può diventare una manovra finanziaria surrettizia che include variazioni di bilancio che non c’entrano nulla col testo concordato in commissione”. Per scongiurare il rischio di una nuova paralisi dell’assemblea, sono state così ritirate o bocciate alcune modifiche che comportavano maggiori oneri per le casse regionali.
La bocciatura dell’emendamento inteso a finanziare il Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina ha generato una polemica tra Giovanni Ardizzone, uno dei firmatari, e l’assessore ai Beni culturali, Lino Leanza, mentre sono passati senza problemi gli emendamenti volti a sostenere il rilancio del settore agricolo, su cui già ieri era emersa la convergenza delle varie forze politiche. Molto contestato, al punto da rendere necessaria una sospensione della seduta, è stato anche l’articolo che prevedeva un versamento di tre milioni all’Ente di sviluppo agricolo (Esa) per le spese istituzionali. Cracolici ha contestato con forza lo stanziamento in favore dell’Esa, perché non previsto in commissione Bilancio, e alla fine si è raggiunto un compromesso con il governo che ha ridotto i fondi a 1.6 milioni.
Prima della seduta che ha dato il via libera alla minifinanziaria, la commissione Sanità aveva approvato all’unanimità il decreto che consentirà la stabilizzazione dei 3317 lavoratori del 118, attualmente alle dipendenze della Sise, che verranno assunti con contratti full time. Da oggi sarà compito dell’assessore Massimo Russo procedere entro il 31 dicembre (giorno della scadenza della convenzione con la Sise) alla costituzione della nuova società che gestirà il 118.
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