Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana in sede giurisdizionale ha definitivamente rigettato il ricorso in appello presentato da Rita Borsellino (insieme a Massimo Fundarò, Teodoro La Monica, Antonio Giuseppe Parrinello, Giovanni Giuca, Calogero Miccichè, Giuseppe Ortisi, Fabbrizio Ferrandelli e Giuseppe Furnari, difesi dall’avvocato Luca Di Raimondo), che chiedeva l’annullamento delle elezioni regionali del 13 e 14 aprile 2008. Si erano costituiti in giudizio buona parte dei deputati regionali. Accogliendo l’eccezione sollevata da alcuni resistenti, il Cga ha dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado, per mancata notifica all’Ufficio elettorale circoscrizionale di Trapani.
“Tale vizio, dicono gli avvocati Giuseppe Fragapani e Alessandro Finazzo, legali di numerosi deputati, “ha impedito una piena instaurazione del contraddittorio, anche in ragione del fatto che in primo grado l’Avvocatura distrettuale dello Stato non si era costituita per gli Uffici circoscrizionali, ma solo per quello
centrale, pertanto il CGA ha concluso nel senso che dell’inammissibilità del ricorso di primo grado per mancata notifica ad una delle parti necessarie, nella specie l’Ufficio elettorale circoscrizionale di Trapani, che aveva adottato l’atto
preparatorio, relativo alla ammissione delle liste, oggetto sostanziale della vertenza”. “Ormai la questione è definitivamente chiusa – affermano Fragapani e Finazzo -, anche con riferimento a quelli insistenti voci, circolate soprattutto nella provincia di Trapani, che volevano mettere in discussione la legittima elezione di alcuni nostri assistiti, nelle persone degli onorevoli Marrocco e Scilla. Rimane pertanto confermata interamente la volontà del popolo siciliano, espresso con il responso delle urne”.
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