TRAPANI – Patron Basciano chiama a raccolta i tifosi, invitandoli a stringersi attorno alla squadra. Il momento è difficile, anche se molto dipende anche dalla casualità. Basti pensare alla sconfitta nel derby contro Barcellona: “Se domenica, contro Barcellona, l’ultima rimessa fosse andata diversamente, sicuramente oggi parleremmo d’altro. Qualcosa non va, questo è chiaro. Sono molti i fattori che sicuramente vanno analizzati e che la società sta valutando con attenzione, senza tralasciare niente. Avrà influito il calendario, non semplice nelle prime giornate, insieme all’innesto dei due ragazzi Usa, in un campionato che si sta dimostrando più livellato verso l’alto rispetto alla scorsa stagione. Sicuramente non siamo soddisfatti di questo inizio, ma non generalizzerei, puntando il dito giusto per tirare giù dalla torre qualcuno. Sono sicuro che il lavoro che stiamo facendo porterà i suoi frutti: bisogna solo avere pazienza e stare vicino alla squadra. Voglio comunque ricordare a tutti che se qualcosa non funziona, se qualcosa non va, se sono stati fatti degli errori, gli oneri sono del presidente, che quindi si assumerà tutte le responsabilità del caso”.
I sostenitori sono al centro del progetto, per cui possono stare sereni. La situazione è sotto controllo: “I nostri tifosi possono stare tranquilli, perché la società lavora e niente viene lasciato al caso. Qualche settimana fa, durante una cena con il vice presidente degli Orlando Magic, ho domandato quale fosse il motivo per cui le società di basket italiane non riescono a sviluppare dei vantaggi che permettano ai club di trarre benefici, non solo sportivi. La risposta è stata chiara: perché in Italia le società si concentrano su quello che succede all’interno del campo da gioco, dimenticandosi di tutto quello che succede fuori. Risposta sintetica, ma vera. Ritengo vitale per una società sportiva che il marketing e l’organizzazione al di fuori del parquet siano delle priorità nel progetto. Elementi contestuali che vanno dalle scuole di basket, al merchandising, agli eventi collaterali, sono necessari per ragionare su un progetto a largo raggio e soprattutto che punti al futuro. Se vogliamo evitare gli errori del passato, deve essere chiaro che tutto non può e non deve girare intorno ad un periodo limitato che va dalle 18 alle 20 della domenica. La partita è l’evento, ma è la finalizzazione di un lavoro che racchiude molto altro. Non possiamo pensare di guardare la Nba in tv e commentare che è un altro mondo, senza mai provare a raggiungere quel target organizzativo. Con le dovute proporzioni, naturalmente. La passione dei tifosi non deve essere titubante davanti ad un inizio di stagione zoppicante. I nostro sostenitori non devono smettere di farci sentire il loro calore. Questi sono momenti in cui serve essere vicino alla squadra, allo staff e alla società. Vorrei sentire un unico coro domenica al palazzetto: 3 o 4 mila voci che si fondono in una sola e spingano la nostra squadra”.
Basciano, poi, torna sulla vicenda PalAuriga: “Il palazzetto è un mostro di cemento armato, progettato con concetti e logiche sbagliate. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio nel renderlo vivibile e sicuro al pubblico: credo che non serva aggiungere molto su quanto è già stato fatto. Il lavoro che in questi anni abbiamo attuato è sotto gli occhi della comunità. Invito chiunque a rivedere delle foto del passato e confrontarle con il presente. Per ultimo, abbiamo investito sul campetto all’aperto che si può ammirare sul retro della nostra casa, che è stato creato su uno spazio inutilizzato, con l’intento di permettere ai nostri bambini di giocare all’aria aperta e con l’obiettivo di permettere ai tifosi di sfruttare delle tipologie di luoghi che mancano in città. Ritengo che questo genere di iniziativa, fatta da un ente privato quale la Pallacanestro Trapani, vadano elogiate, mentre a esse non viene dato il giusto risalto da qualcuno, come se il nostro obiettivo sia quello di deturpare l’aspetto esterno del palazzetto. Rimane purtroppo il grave problema della pioggia: su questa evidenza cercheremo di capire meglio nell’immediato futuro e di discuterne con il sindaco al momento opportuno”.