Da certezze a rebus rosanero| Svedesi alla ricerca di un ruolo - Live Sicilia

Da certezze a rebus rosanero| Svedesi alla ricerca di un ruolo

Da protagonisti nella passata stagione, Quaison e Hiljermark sono divenuti due oggetti misteriosi.

calcio - palermo
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PALERMO – In due la passata stagione confezionarono cinque delle trentasette reti del Palermo in serie A, entrando in maniera decisiva in tante altre occasioni trasformate dai compagni di squadra in gol. Dopo una salvezza travagliata e la riconferma anche nell’attuale stagione, nonostante diverse richieste durante la finestra estiva del mercato, per Robin Quaison e Oscar Hiljemark, duo svedese composto l’anno scorso dopo l’arrivo dell’ex Psv, l’avventura in maglia rosanero si sta rivelando poco fruttuosa durante la gestione di Roberto De Zerbi. A sollevare le perplessità dell’attuale tecnico dei siciliani e dello pubblico rosanero sono state le ultime prestazioni degli scandinavi, in special modo quella contro il Torino disputata nel posticipo del lunedì.

La doppia sostituzione di Hiljermark contro i granata, subentrato a Bentivegna dopo pochi minuti dal vantaggio rosanero e poi richiamato all’inizio del secondo tempo per far spazio al connazionale con caratteristiche maggiormente offensive quando il risultato vedeva gli ospiti già avanti 3-1, ha fatto storcere il naso a più di un tifoso presente allo stadio e anche al patron Zamparini con De Zerbi che in sala stampa ha sconfessato la sua scelta ammettendo di voler schierare un elemento più pericoloso rispetto al biondo numero dieci, non avendo però a disposizione valide alternative (vedi Trajkovski ancora out e Sallai non in perfette condizioni). 

Alla luce poi del 3-5-2 che escludeva già dal 1′ il nazionale svedese anche dai due interni di centrocampo, con il bulgaro Chochev preferito in quella posizione al fianco di Bruno Henrique per la maggior attitudine difensiva, ecco che Hiljermark si è improvvisamente trovato senza un ruolo preciso nell’undici dell’ex tecnico del Foggia. Un paradosso per il centrocampista che nelle prime otto giornate della scorsa stagione era già riuscito a mettere a segno ben tre dei quattro gol del suo primo anno in serie A con Iachini che lo schierava da mezzala (uno col Carpi e addirittura una doppietta a ‘San Siro’ contro il Milan, ndr) con almeno quattro assist decisivi per i compagni nel proseguo della stagione e il feeling con il compagno in under 21 Quaison, con cui è diventato campione d’Europa da capitano, che cresceva di partita in partita.

L’inizio della nuova stagione al momento però non sembra sorridere alla coppia di scandinavi, che tra infortuni (Quaison rientrato solo lo scorso weekend fra i convocati dopo il match contro l’Inter di inizio settembre) e scarso rendimento, con Hiljermark che con Atalanta e Crotone ha fallito delle facili occasioni da rete, non ha fornito il contributo che la società di viale del Fante si attendava da loro durante il ritiro precampionato. Spetta dunque a De Zerbi, che da ex calciatore emigrato all’estero comprende le difficoltà di un giovane nel trovare spazio, rivalutare entrambi i suoi giocatori, investimento a livello tecnico ma sopratutto economico da parte del club. 


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