CATANIA – Un regalo di nozze extra lusso. Una Ferrari bianca come auto di ‘rappresentanza’ degli sposi. È una delle pagine del blitz Camaleonte che narra la voglia di esibizione (e ostentazione) delle nuove leve della malavita. Ma agli inquirenti fornisce un altro elemento di prova del “legame criminale” tra la famiglia di Mario Strano, l’ex boss santapaoliano arrestato ieri dalla polizia, e Lorenzo Cristian Monaco, già in carcere da diversi mesi ma anche lui nella lista dei destinatari dell’inchiesta della Dda. Tra gli atti dell’inchiesta sono finiti alcuni scatti dell’album di matrimonio di Monaco, referente della droga dei Cappello-Bonaccorsi a San Leone, che si è celebrato nell’ottobre del 2017.
La luxury car sarebbe stata noleggiata a spese di Luigi Scuderi, genero di Mario Strano. Alcune intercettazioni “documentano in termini di alta probabilità – annota il gip – il pagamento dell’auto” da parte di Scuderi. E lo stesso a raccontarlo: “Cristian… Cristian Monaco se l’è affittata… gliel’ho affittata io… gli ho fatto…”. Ma non è solo quel pezzo di conversazione ad alzare l’asticella delle probabilità. Il giorno dopo le nozze la polizia giudiziaria raccoglie una serie di immagini finite in una lunga informativa nelle mani della Procura davanti a casa di Luigi Scuderi. La Ferrari, la mattina dopo la cerimonia nuziale, si trova proprio nei pressi dell’abitazione del genero di Mario Strano. L’autista, seguendo precise indicazioni, affida la preziosa automobile a Concetta Strano, moglie di Scuderi. Prima dei titoli di coda, si sente il rombo della Ferrari sfrecciare via. Alla guida la figlia del boss.