CATANIA – Non c’è solo il gruppo di Mascalucia dei Santapaola nelle carte dell’inchiesta Overtrade. L’indagine dei Carabinieri offre un punto di osservazione privilegiato per analizzare passato, presente e anche futuro dell’intera famiglia catanese di Cosa nostra. Un processo che tocca le corde scoperte della mafia catanese che è diventata zoppa – è inutile negarlo – dopo questi arresti. Perché se è vero quello che dicono alcuni pentiti, Salvatore Mazzaglia e Mirko Casesa avrebbero dovuto essere i delegati (dalla famiglia) a portare avanti gli affari della cosca in caso di arresto dei vertici (anche dal sangue blu). Quindi il cognato di Pietro Puglisi, l’ergastolano al 41bis che ha partecipato alla guerra di mafia insieme a Giuseppe Pulvirenti ‘u malpassotu, avrebbe avuto un ruolo ‘centrale’ nella riorganizzazione degli assetti mafiosi catanesi. Certo ha avuto poco tempo. Mazzaglia infatti, mentre stava rimettendo in piedi gli affari tra Mascalucia, Nicolosi e Pedara, è stato arrestato qualche anno fa – sempre dai carabinieri – per una serie di estorsioni aggravate.
I pm Rocco Liguori e Lina Trovato termineranno il prossimo 21 luglio la requisitoria iniziata nel corso dell’ultima udienza davanti al Gup. Analizzati i pilastri di un’inchiesta che abbraccia due anni di storia criminale: dal 2016 al 2018. Droga, armi, estorsioni. Mazzaglia avrebbe movimentato – grazie alle sue conoscenze criminali – grossi quantitativi di sostanze stupefacenti che avrebbe venduto ai “grossisti della droga”. Ma ci sono anche le relazioni con il gruppo del Villaggio Sant’Agata a Catania, spunta il nome di Antonio Battaglia, nipote di Santo, storico capomafia della zona. E poi collegamenti con i nipoti del boss al 41bis Roberto Vacante, Dario e Antonino. E non dimentichiamo Enzo Sapia, nome che già il Ros ha nel mirino nelle indagini Chaos e finito tra i faldoni del procedimento Black Lotus.
I due sostituti procuratori della Dda hanno cominciato ad analizzare le posizioni di alcuni degli imputati che hanno scelto il processo abbreviato, tra questi Mazzaglia, il figlio Giovanni e il genero Casesa. Già vi sono stati anche alcuni patteggiamenti.
GLI IMPUTATI DEL RITO ABBREVIATO. Antonio Battaglia, Mirko Casesa, Salvatore Castorina, Francesco Codispoto, Alfio Currao, Fabio De Simone, Maurizio De Simone, Davide Fatuzzo, Michele Angelo Fichera, Mariano Giarrusso, Giuseppe Lombardo, Victor Mangano, Marco Marsala, Giovanni Mazzaglia, Salvatore Mazzaglia, Pietro Modaffari, Davide Musumeci, Orazio Musumeci, Elena Nicosia, Carmelo Russo, Salvatore Sambataro, Vincenzo Sapia, Davide Lorenzo Scavo, Antonino Scuderi, Sebastiano Orazio Tucci, Antonino Vacante, Dario Vacante, Rosario Zagame, Silvestro Zingale.