Non è frequente che i deputati dell’Ars lavorino di sabato a Palazzo dei Normanni. E già il fatto che questa mattina i membri della prima commissione fossero lì, per giunta con l’apparizione del presidente dell’Assemblea Gianfranco Micciché, la dice lunga sulla delicatezza del passaggio. Il caso lo ha denunciato questa mattina il deputato dell’Udc Vincenzo Figuccia. Il parlamentare palermitano, polemico in questo caso verso la sua stessa coalizione, si pronuncia contro la nomina di Girolamo Carpentieri a presidente dell’Iacp di Ragusa, perché questa “ha profili di inconferibilità che sono stati segnalati oggi dalla I commissione dell’Ars”. Così Figuccia, in merito all’investitura decisa dalla giunta lo scorso maggio, in un’informata di nomine di sottogoverno. Carpentieri, consigliere comunale a Modica, ha aderito alla Lega. Ed è proprio il suo incarico in Consiglio che non convince Figuccia. “Mi sono fatto carico di chiedere al presidente del parlamento regionale Gianfranco Micciché – spiega l’esponente dell’Udc – di inviare una nota al presidente della Regione invitandolo a ritirare la nomina. Occorre verificare se un consigliere comunale in carica, qual è Carpentieri nella città di Modica, possa ricoprire il ruolo per il quale era stato preposto in seno all’Istituto case popolari”.
Stamattina lo stesso Micciché ne ha parlato con i commissari. Oltre a Figuccia c’era il presidente Pellegrino, forzista e miccicheiano e c’erano i due membri del Pd, Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici. Mancavano i numeri per votare contro la nomina, ma questo era l’ultimo giorno utile per bocciarla prima del silenzio assenso. La vicenda si inserisce in quadro più ampio che è quello delle dinamiche interne alla maggioranza. Da una parte, il dialogo tra il movimento di Musumeci e la Lega e la prospettiva di un’eventuale federazione, dall’altra le frizioni interne a Forza Italia, con l’uscita critica di Marco Falcone nei giorni scorsi verso la leadership di Miccichè in Forza Italia (e sullo sfondo il dibattito già apertosi nel centrodestra sull’idea di ricandidare o meno Musumeci, con Falcone nettamente per il sì). Il fatto che la nomina in questione riguardi un nome caro al Carroccio formalmente proposto proprio da Falcone in quanto assessore al ramo offre di tutta la vicenda una lettura di sapore più politico. Si vedrà adesso come intenderà muoversi il governo alla luce delle sollecitazioni dell’Assemblea.