Covid, i penalisti si fermano: "Omissioni ingiustificate" - Live Sicilia

Covid, i penalisti si fermano: “Omissioni ingiustificate”

La Camera Penale ha annunciato l'astensione dalle udienze dal 27 novembre al 7 dicembre.
PALAZZO DI GIUSTIZIA
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CATANIA – I penalisti si fermano. Una decisione che appare inevitabile. L’avvocatura si sente senza protezione davanti a un’emergenza sanitaria che è entrata a gamba tesa anche tra gli uffici giudiziaria di Catania. Il dolore monta davanti alla scomparsa dell’avvocato Fabio Ferlito, vittima del Covid-19.

E allora la Camera Penale di Catania ha scelto di mantenere le promesse. Ha atteso che gli incontri e le interlocuzioni potessero creare le condizioni per poter operare in sicurezza ma così non è. I casi di contagio tra “i colleghi avvocati che ogni giorno frequentano le aule per lavoro e professione sono in aumento”.

L’astensione da tutte le udienze penali avverrà dal 27 Novembre al 7 Dicembre 2020. E potrebbe prolungarsi se alcune omissioni non saranno colmate.

Non c’è più spazio per la comprensione. Le regole sono state fissate, ma continuano ad essere disertate. Quasi come fosse rimasta carta straccia. “C’è un tempo nel quale la ragione burocratica – si legge in un comunicato della Camera Penale – non vale a spiegare le numerose resistenze a comunicare le fasce orarie di trattazione delle udienze da parte di alcuni magistrati, ciò nonostante una direttiva del Presidente del Tribunale ne disciplini i criteri, le modalità e il carattere cogente, d’intesa con l’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale di Catania”.

“Direttiva, si badi, che rappresenta il minimo inderogabile di misure a tutela della salute di chi opera nella giustizia nella nostra città”, scrivono i penalisti.

L’attesa è diventata insostenibile. Davanti ad alcuni ritardi motivati da alibi non più giustificati. Gli avvocati si sentono ancora una volta trattati da serie B della giustizia. “Al di là delle burocratiche motivazioni che continuano a determinare i ritardi o le omissioni di comunicazione sopra richiamati, constatiamo che tali inadempienze – ferme le opportune valutazioni di competenza che il Presidente del Tribunale, siamo certi, intenderà adottare – denotino inequivocabilmente la mancanza di rispetto, umano prima che professionale, non solo verso la categoria degli avvocati, e la toga che anch’essi indossano, ma anche per la loro salute e quella di tutti gli altri cittadini che, per lavoro o per dovere, sono costretti a recarsi in Tribunale”.

Non ci sono spiegazioni ammissibili, quando c’è chi con sapienza e costanza rispetta le direttive. “Le omissioni constatate appaiono ancor più ingiustificate sol che si consideri che – scrive il presidente della Camera Penale Turi Liotta – comunicazioni puntuali ed esaustive vengono effettuate quotidianamente da altri Giudici e Collegi, segno inequivocabile che tali forme di organizzazione sono possibili e praticabili”.

I penalisti che sono abituati a difendere. A difendere fino allo stremo. Hanno deciso di non emettere una sentenza definitiva. “Il Consiglio Direttivo indice sin d’ora assemblea telematica degli iscritti per il giorno 26 novembre 2020 al fine di valutare, a quella data, l’eventuale revoca dell’astensione proclamata, nella sola ipotesi in cui verrà garantita una effettiva ed adeguata vigilanza sul rispetto della direttiva del Presidente del Tribunale di Catania da parte di tutti i Magistrati e l’adozione di analoga disposizione da parte della Presidenza della Corte di Appello sulla predisposizione e comunicazione delle fasce orarie di trattazione dei processi che prevedono la discussione orale”. Scatta il countdown.

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