PALERMO – Il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani ha sospeso Giovanni Di Giacinto, sindaco del Comune di Casteldaccia.
Il provvedimento – dice la prefettura – è stato adottato alla luce dell’ordinanza della sezione del riesame del Tribunale di Palermo con la quale è stata disposta al sindaco la misura del divieto di dimora nel Comune di Casteldaccia diventata definitiva dopo la sentenza della Cassazione che ha respinto il ricorso del sindaco. Non è una nuova ordinanza, ma quella che dieci mesi fa il gip aveva revocato perché erano cessate le esigenze cautelari. Fra ricorsi e stop per il Covid la Cassazione ha trattato la questione dopo undici mesi, quando ormai è pure intervenuta la chiusura delle indagini. Il legale della difesa, l’avvocato Nino Zanghì, ha già presentato una richiesta di revoca del divieto di dimora.
Di Giacinto è indagato per corruzione e abuso d’ufficio in un’inchiesta della Procura di Termini Imerese. A Di Giacinto viene contestato di avere siglato un accordo con una cooperativa che gestiva i servizi sociali e in cambio avrebbe piazzato alcuni giovani da lui indicati per lo svolgimento del servizio civile. Grazie all’accordo la coop avrebbe ottenuto fondi dall’assessorato regionale alla Famiglia.
Di Giacinto avrebbe poi favorito con delle assegnazioni dirette senza gara una ditta che si occupa di raccolta differenziata di rifiuti in cambio dell’assunzione di persone da lui segnalate.