Alla fine la firma è arrivata. Di notte. Scongiurando una crisi di governo che sarebbe nata, secondo i diretti interessati, da un semplice equivoco, un’incomprensione.
La mancata firma al Bilancio e alla legge Finanziaria all’Ars, infatti, sarebbe il frutto di “un disguido”, almeno secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni La Via che in proposito ha dichiarato: “Si è montato un caso politico su niente. Non c’è’ stata nessuna volontà di ritardare, o peggio ancora, impedire la pubblicazione del Bilancio e della legge Finanziaria”. La Via conferma inoltre di aver “già firmato ieri sera, insieme ai colleghi di giunta Sorbello e Di Mauro”. Secondo quanto detto dall’assessore le reazioni a quello che lui stesso ha definito “un disguido tra i vari uffici regionali a causa dell’avvio di una nuova procedura per la firma”, sono state sollecite: “Appena mi sono reso conto del problema ho cambiato i miei programmi, recandomi appositamente a Palermo per firmare”. Sulla stessa linea l’assessore regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, Roberto Di Mauro, che ha detto: “E’ assurdo solo pensare che abbia ritardato volontariamente la firma di un documento, tra l’altro obbligatorio”. Di parere opposto l’opinione del vice presidente della commissione attività produttive, Pino Apprendi, che ha commentato così gli scontri all’Ars: “Uno spettacolo indecoroso e indegno, uno scontro di potere che non ha nulla di nobile e che si sta consumando sulla pelle dei siciliani. La cosa che più sorprende è che tutto si sta giocando con un cinismo estremo mascherato di buone intenzioni – ha aggiunto – proprio alla vigilia di importanti tornate elettorali come le europee e le amministrative che hanno messo in luce le contraddizioni del centrodestra”.
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