PALERMO – È un governatore prudente, ma ottimista. Nello Musumeci fa il punto sul piano vaccini anti covid in Sicilia. I suoi toni sono distesi, anche nel giorno in cui a casa nostra si materializza lo spettro delle varianti, inglese e africana.
Il presidente rivendica i buoni risultati ottenuti grazie alle scelte adottate. A cominciare da quella di anticipare, nelle scorse settimane, l’istituzione della zona rossa, divenuta poi arancione quando i numeri, secondo la cabina di regia nazionale, avrebbero già potuto fare scattare il giallo. Entro la settimana
Il bollettino
A proposito di numeri. Il bollettino di oggi lo legge Musumeci: ci sono 744 nuovi positivi al Coronavirus, 1.337 le persone attualmente ricoverate (36 in meno di ieri) e 1.331 le persone finora guarite. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 24. “Nostri conterranei”, dice Musumeci.
Il governatore, in conferenza stampa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sottolinea due dati: “All’indomani dell’istituzione della zona rossa i nuovi positivi erano stati quasi duemila, mentre le persone ricoverate 1.618. Oggi i numeri sono in calo rispetto ad allora”.
Il punto sui vaccini
Quindi fa il punto sui vaccini: “Sono 113. 437 le persone che finora hanno ricevuto la dose, di cui 97.848 hanno completato la vaccinazione. Le persone ultraottantenni che si sono registrate per la vaccinazione sono stato oltre 76 mila. Il 90 per cento ha scelto di prenotarsi sulla piattaforma, il resto tramite call center”.
Numeri destinati a crescere visto che “da domani in Sicilia arriveranno i vaccini AstraZeneca per la fascia di età 18 – 55 anni”. In totale sono previste oltre centomila nuove dosi che saranno somministrate alle forze dell’ordine e gli operatori della scuola. L’assessore Razza ha già chiesto l’invio degli elenchi. Non si sa ancora da quale categoria si partirà. Si attende la conferenza Stato-Regioni.
Le varianti
Sul tema varianti che potrebbero rendere meno efficace soprattutto il vaccino AstraZeneca dall’assessore Razza arrivano rassicurazioni e un invito a vaccinarsi con la fiducia e la tranquillità finora manifestati dai siciliani. Le varianti Covid sono il tema del giorno. Musumeci lo affronta subito, spiegando di “non condividere l’allarme per i quattro casi siciliani”.
Non c’è alcuna conferma sull’esistenza di un caso di variante africana. Si attendono ulteriori esami eseguiti all’Istituto zooprofilattico e “si tratta comunque di un caso avvenuti doversi giorni fa”. Confermati, invece, i casi di variante inglese ma, dice Musumeci, “i contagiati sono per fortuna tutti in buone condizioni di salute. Monitoriamo la situazione, ma nessun allarmismo”.
I nuovi centri di vaccinazione
Ai centri di vaccinazione già attivati si aggiungeranno nove hub provinciali. A Palermo sarà allestito alla Fiera del Mediterraneo dove c’è già il drive in per i tamponi. La Regione si dice anche pronta ad acquistare vaccini con soldi propri, ma servirà l’autorizzazione. “Se arrivasse il via libera – dice Musumeci – saremo pronti a comprarli in 24 ore”. L’obiettivo è “immunizzare tutti i siciliani entro l’estate”, a condizione però che arrivino i vaccini.
Numeri da zona gialla, ma…
I numeri sul contrasto della pandemia in Sicilia sono incoraggianti. A tal punto da potere inquadrare la nostra regione in zona gialla. Per le mosse future il governatore aspetta segnali romani: “Sicilia in zona gialla? Vedremo, aspettiamo i dati di venerdì prossimo. Per cambiare colore dovremmo avere la metà dei contagi di oggi”. C’è un ulteriore fattore che potrebbe complicare il passaggio: “L’assenza di un governo che abbia una prospettiva di gestione dell’emergenza rende più difficile anche la programmazione per le regioni. In ogni caso dobbiamo completare anche questa settimana e soltanto venerdì saremo nelle condizioni di poter capire quale elemento di novità può essere introdotto”.
A proposito della possibile nascita del governo Draghi e sull’eventuale conferma di Roberto Speranza al ministero della Salute, Musumeci spiega: “Se il suo partito, Leu, deve esprimere un nome allora meglio che sia quello di Speranza. Al di là delle battute, dobbiamo riconoscere al ministro Speranza l’attenzione che ha mostrato per la Sicilia e la correttezza dei rapporti istituzionali”.