PALERMO- “Sì, sono arrabbiato. Si continua con comportamenti scorretti che rischiano di mandare all’aria tanti sacrifici. Dobbiamo stare buoni per tre mesi, vaccinare più persone possibili e affrontare l’estate con maggiore serenità”. Parola del dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia. Il ‘panzer’ come lo chiamano coloro che gli vogliono bene. Ma pure gli altri. I primi alludono alla capacità di organizzare le cose. I secondi ai modi diretti e sbrigativi, quando, appunto, si vogliono organizzare le cose. Lui del resto l’aveva annunciato: “Non guarderò in faccia nessuno”.
“Ci sono state, in provincia di Palermo, per quanto ne sappiamo, feste di Carnevale e raduni impropri. Questo è un rischio, perché aumentano i contagi, dunque ci sono dei provvedimenti allo studio. Insomma, qualcosa faremo”, dice il commissario. Qualche centro potrebbe cambiare colore? E quale? Labbra cucite, almeno per il momento. Ma il commissario è davvero arrabbiato: “Chiediamo correttezza a tutti, siamo in una fase delicata che ci porterà a uscire dal tunnel. E’ importantissimo rispettare le regole e aspettare l’estate con fiducia, per il numero che sarà via via crescente di vaccini”.
Intanto, a Palermo si continua a macinare lavoro su lavoro. Mercoledì esordirà l’hub vaccinale della Fiera. Cinque corridoi, dodici postazioni per somministrare sia Pfizer che AstraZeneca. “Contiamo di rodare la macchina con mille vaccini in un giorno, per poi aumentare. Nel frattempo, già stiamo operando con i test antigenici rapidi di seconda generazione. Facciamo circa tremila tamponi al giorno e, per la variante inglese, abbiamo organizzato un’Usca Uk dedicata. Invitiamo tutti alla prudenza, oggi più che mai”. Parola di panzer.