La notizia battuta dall’Ansa è già rimbalzata su tutti i siti, provocando sdegno e orrore. Il tribunale di Enna ha condannato a sei anni di reclusione don Giovanni Butera. Il sacerdote (e parroco) è stato riconosciuto colpevole di avere abusato, dal luglio del 1997 all’agosto dell’anno successivo, di un ragazzino disabile di 15 anni, ospite dell’Oasi Francescana “Villaggio del Fanciullo” di Pergusa. Il pm Marcello Cozzolino aveva chiesto la condanna dell’imputato a 4 anni di carcere, proprio in virtù di questa accusa. Secondo le indagini della Procura, don Giovanni avrebbe costretto il giovane a subire atti sessuali, minacciandolo e picchiandolo con schiaffi e colpi di cinghia in caso di rifiuto. Il tribunale ha assolto invece il parroco, con la formula “perché il fatto non sussiste”, da una seconda ipotesi di violenza, commessa, secondo l’accusa, ai danni di un ragazzo di 14 anni del centro. Al sacerdote sono state inflitte però anche pene accessorie: l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; quella legale per la durata della pena; quella perpetua da qualunque ufficio attinente alla tutela e alla curatela, da incarichi nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.
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