PALERMO – È stata eseguita l’autopsia su Cinzia Pennino, la docente di 46 anni deceduta al Policlinico nella notte di sabato scorso. A compiere l’accertamento sono state Antonella Argo ed Elisabetta Orlando, medici legali che fanno parte della task force della Regione siciliana.
A istituirla, lo scorso 19 marzo, è stato l’assessore regionale Ruggero Razza, dimissionario dopo avere ricevuto un avviso di garanzia della Procura di Trapani per la vicenda dei “dati falsi” sul Covid. Il grippo di lavoro è guidato da Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina legale dell’Università di Catania.
Sulla morte del’insegnante del Don Bosco, che dieci giorni prima del decesso aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca, il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giorgia Spiri, hanno aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
Oltre al problema congenito di coagulazione del sangue, già emerso nei giorni scorsi e di cui la donna probabilmente non era a conoscenza, è emersa una condizione di grave obesità.
I pm stanno cercando di accertare se Cinzia Pennino abbia ricevuto l’assistenza necessaria prima all’ospedale Buccheri La Ferla e poi nel reparto di Rianimazione del Policlinico, dove è deceduta. Era giunta al pronto soccorso con uno stato di malessere generale, ma senza la febbre, una delle più comuni reazioni al vaccino.
I pm stanno anche anche analizzando la documentazione medica. A cominciare dalla correttezza delle procedure per il consenso informato che viene sottoscritto da tutti coloro che vengono vaccinati. Tra le patologie per cui viene sconsigliato il vaccino AstraZeneca c’è anche l’obesità.
Nel frattempo i medici legali, il cui lavoro confluirà nel fascicolo penale al momento a carico di ignoti, dovranno accertare l’eventuale correlazione fra la vaccinazione e il decesso. La salma della donna è stata restituita ai familiari per i funerali.