”L’amministrazione comunale ha fatto la propria parte impegnandosi concretamente per affrontare e risolvere le criticità dell’Amia. Adesso attendiamo fiduciosi la decisione del tribunale fallimentare”. Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, è sereno e resta in attesa della decisione che il tribunale si è riservato di adottare entro quindici giorni dopo che la Procura ha deciso di non ritirare la richiesta di fallimento per l’azienda rifiuti. ”In pochi mesi – rileva il primo cittadino – abbiamo fatto molti passi avanti per risanare Amia operando su diversi fronti. Il nuovo Consiglio di amministrazione ha praticamente azzerato le perdite mensili che ammontavano a 3 milioni e 300mila euro, abbiamo definito i percorsi per la ripatrimonializzazione attraverso il conferimento di azioni e beni immobili di valore adeguato e la relativa delibera è stata approvata dal Consiglio comunale, abbiamo stilato un nuovo contratto di servizio che punta all’equilibrio economico dell’Azienda eliminando tutte le cause di costo eccessivo”. E ancora, ricorda Cammarata ”abbiamo approvato un Piano industriale che ottimizza il lavoro per non ridurre la qualità del servizio pur nella ridefinizione di turni ed impegni straordinari. Infine, per quel che riguarda la liquidità dell’azienda, possiamo contare sull’ordinanza della Protezione civile che ci autorizza alle anticipazioni ad Amia e ricevuto una proposta di finanziamento per 25 milioni da Sace. Naturalmente – continua il sindaco – nelle prossime due settimane continueremo ad operare a sostegno di Amia, ma non procederemo ai conferimenti degli immobili e delle azioni fino alla decisione del tribunale fallimentare, e questo per evitare un eventuale danno al patrimonio comunale”. ”Attendiamo con fiducia quel momento – conclude Cammarata – anche per attivare gli investimenti per i quali siamo in possesso delle relative risorse finanziarie, certi di avere fatto quanto in nostro potere per garantire il risanamento ed il rilancio di questa Azienda che svolge un servizio essenziale per la qualita’ della vita e la salute dei cittadini”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo