La partita con la Fiorentina è ormai quasi un derby per il pubblico di Palermo e questo per i continui sgarbi, ( per carità, non intendevo l’Onorevole Sindaco di salemi) in sede di calciomercato e di calcio giocato, che le due squadre si sono regalate negli ultimi tempi. Anzi a dire il vero, è proprio la società gigliata ad avere ripetutamente stuzzicato la tranquillità dei rosanero, vuoi fregandogli Luca Toni, vuoi rubacchiando qualche risultato…
Ma il calcio è anche questo (purtroppo!!) e quindi ci può stare che una squadra sia più antipatica delle altre.
In palio per la sfida del Barbera, tra parentesi c’era una rincorsa alle zone nobili di classifica che magari porterà nell’olimpo del calcio che conta.
Grande tifo, grande entusiasmo e sorprese sul campo condiscono il pre-partita che regala l’esordio alla Favorita, sin dai primi minuti, ad Abel Hernandez, detto la Joia ed una posizione stabile a quel fenomeno di Pastore detto il Flaco.
La partita ha inizio ed il ritmo impresso al gioco da parte dei rosanero è molto alto, tant’è che le occasioni fioccano solo intorno alla porta del barbuto Frey, che non sa come richiamare all’ordine i suoi gigliati difensori.
Il gioco elegante di Pastore suggerisce: …”E ti saluto Simplicio…”, l’entusiasmo di Hernandez impone : “ Mi quantu curri, …chistu si ca è giucaturi”…
Miccoli perdonato dalla folla dopo le reprimende bambinate di Napoli, ha voglia di mettersi in mostra e finanche Liverani lotta e suda a centrocampo….
Il vantaggio dei rosa è cosa fatta quando su bombazza di Miccoli respinta per caso dalla traversa, si tuffa a pesce per insaccare l’uno a zero, il pimpante Abel Hernandez.
Il Palermo non molla la presa ed il raddoppio nasce da un “babà” del Flaco che mette il Joia nella condizione di siglare una doppietta.
Scene da lacrime sia per Abel che per opposte ragioni a Prandelli, sempre più affossato in panchina.
Kjaer ridicolizza Gilardino, Mutu s’inginocchia spesso dalle parti di Bovo, mentre “Donadella” detta Carrà, in quanto a proteste non ne fa proprio mancare.
E’ proprio un bel Palermo e quando finisce il primo tempo, lo stadio applaude a scena aperta come a teatro quando vengono richiesti i bis ed i tris, ma non dispiaccioni i poker!!
Nella ripresa, la Fiorentina scende dalla brace e tenta qualche sibillina sortita, ma il Signor Sirigu ha deciso di far valere la sua riconquistata verginità tra i pali e non si fa sorprendere o impietosire.
L’uscita dal campo di Hernandez è sottolineata da un uragano di applausi che svegliano il Palermo dal suo torpore iniziale e lo spingono a tornare all’assalto della “dis…armata” viola che capitola per la terza volta con un guizzo di Budan.
E’ così che ci si difende dalla paventata cessione al corrente calciomercato!!
Un punteggio così rotondo istiga gli “olè” del pubblico di casa, che non dimentica le malefatte dell’odiato nemico Gilardino per non dire Mutu.
Una vittoria vale proprio doppio perche, oltre che scavalcare la Fiorentina l’occasione è buona Oggi, per superare nientemeno che la Giuventus!!!
Prandelli sa di essere stato mandato a fare nelle scarpe da parte del patron Della Valle che a questa partita ci teneva abbastanza e così spedisce in campo Bolatti per mangiarsene tre piatti…
Ma la partita è ormai segnata ed il ritornello dei tifosi rosanero è un classico da remake…”Ma che siete venuti a fare?”
“Giochiamo bene…e pariemu brasiliani…” Magari sudamericani sarebbe meglio, ma… alla folla non si comanda…
“Ora Simplicio u capiu comu si iuoca….o parla solo ri picciuli…”
Qualche sassolino dalle scarpe se lo vogliono levare proprio tutti…..e così il ricordo del non gioco di Zenga è ancora vivo :….”Zegna …(pardon, casomai Zenga) non ne aveva capito niente della squadra….”
Bando alle ciancie, la partita è finita ed è tempo di andare in pace. anche perché oggi la Fiorentina non ce la siamo solo mangiata ma l’abbiamo proprio fatta a B…randelli!!
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