Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sollecita il governo Berlusconi a “sbloccare la pratica Termini Imerese”, la fabbrica che Fiat ha deciso di chiudere a fine 2011. Per il futuro di Termini la Regione è pronta – dice Lombardo – Roma faccia immediatamente la sua parte. Diamo per scontato che Fiat vada via. Vuole il governo, una volta per tutte, fare la sua piccolissima parte perché il patrimonio di esperienza e di competenza che centinaia di lavoratori hanno acquisito nell’indotto e nella fabbrica non vada disperso?”. “Abbiamo selezionato alcune proposte in accordo con il governo nazionale, con il ministero dello sviluppo economico e con Invitalia – spiega il governatore – Una di queste, in particolare, soddisfa tutti dal governo all’ente locale ai lavoratori e alla Regione che si è impegnata ad investire risorse che sono oggi disponibili e pronte ad essere impiegate”. “Vogliamo, una volta per tutte, sbloccare questa pratica e far sì che da prima che vada via la Fiat, questo imprenditore possa cominciare a lavorare, visto che garantisce gli stessi posti di lavoro, realizza vetture con margini di profitto e senza lamentare, come faceva Fiat, di perdere mille euro a vettura?”, chiede Lombardo. “Non ci vorrebbe molto – prosegue – Ci sono le risorse stanziate dal governo regionale e lo stabilimento si è impegnata la Fiat a lasciarlo”. Il governatore propone dunque “da subito un protocollo prima che questo imprenditore, preso dalle nostre lungaggini, faccia saltare il banco”. “Sarebbe drammaticamente grave – sottolinea – che noi perdessimo questa opportunità per colpa di ritardi burocratici o di disinteresse politico e amministrativo. Il governo regionale, in accordo con l’ente locale e con i lavoratori e dopo averne parlato più volte in sede nazionale, sollecita che questa pratica si chiuda a giorni, ben prima delle vacanze”.
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