L’ineffabile Davide Ballardini. Ovvero, come perdere ed essere felici. No, non è sfottò, è sincera simpatia per l’equilibrio di un tecnico che ha dato un disegno armonioso alla squadra. E se Zampa non gli compra un centravanti professionista, lui che ci può fare? Però, siccome Ballard è uomo d’onore le lacune in conferenza stampa non vengono a galla. Gli chiedono una cosa evidente, se al Palermo non manchi il classico attaccante smagato d’area di rigore. Davide non fa una piega, al Tenente Onorato: “Io penso che questa rosa sia completa – dice -. Abbiamo prime e seconde punte, per me è inutile parlare di gennaio in questo momento.
Siamo tutti concentrati verso i prossimi impegni: penso non sia compito nostro pensare a ciò che dovrà essere. Dobbiamo pensare a lavorare e a concentrarci sulle partite che saranno. Se i ragazzi stanno tutti bene questa è una rosa coperta in ogni reparto”. Il pensiero ritorna, come è ovvio, al buon primo tempo dall’Inter, alla prestazione segnata dai gol di Ibra. “ Non siamo riusciti ad avere pazienza e ad essere squadra – riconosce il tecnico -. Quando si va sotto contro le grandi bisogna avere la forza e l’attenzione di non provare subito a rimettere in piedi la partita, perché in contropiede sanno farti male. Il nostro errore è stato quello di non avere avuto la pazienza necessaria”. E un eventuale ballottaggio tra Fontana e Amelia? “Da oggi Marco ha ripreso con la squadra, vedremo come andrà questa settimana. Se ci sono gerarchie? Io penso che ci siano, quando si costruisce una squadra ci sono sempre. Poi durante il campionato queste gerarchie possono anche essere messe in discussione, ma in partenza ci sono sempre. Vedremo se saranno rispettate”.