Le inchieste di S valgono il premio per il miglior giornalista siciliano emergente. A Vincenzo Marannano, collaboratore della prima ora del magazine siciliano, è andato uno dei quattro riconoscimenti nell’ambito della quarta edizione del Premio internazionale di giornalismo intitolato a Maria Grazia Cutuli, l’inviata del Corriere della Sera uccisa con altri tre colleghi in un agguato in Afghanistan il 19 novembre del 2001.
Marannano, secondo la motivazione della giuria, “si è particolarmente distinto con i suoi articoli sulla mafia e sui vizi del potere in Sicilia, pubblicati sul mensile S, il magazine che dalla fine del 2007 approfondisce i temi legati alla lotta alla mafia. Intensa la sua attenzione, dal gennaio 2008, sui più importanti fatti di mafia e sulle vicende legate al clan guidato dai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo”. Gli altri due premiati sono invece Nahum Barnea (categoria “stampa estera”) e Monica Maggioni (“stampa italiana”): il primo, scrittore e giornalista israeliano, è editorialista del quotidiano Yedioth Ahronoth dal 1989 e nel 2007 ha vinto l’Israel Prize for Journalism, mentre la seconda è inviata del Tg1 e ha ricevuto il riconoscimento “per l’abilità di trasformare i suoi reportage in storie avvincenti, sia che racconti la guerra in Iraq o il conflitto israeliano-palestinese, sia che ci accompagni tra le pieghe della politica e della società americana”.
La giuria ha assegnato inoltre tre premi a neolaureati con lavori di tesi sul giornalismo: quello per la miglior tesi di dottorato è andato a Francesco Marone, quello per la miglior tesi di laurea specialistica a Francesca Ghirardelli e quello per la miglior tesi di laurea triennale a Chiara Durano. Gli organizzatori del Premio sono la Fondazione Maria Grazia Cutuli Onlus – di cui fanno parte la Famiglia Cutuli, RCS Quotidiani, Banca Nuova, Comune di Roma, Regione Siciliana, Provincia Regionale di Catania, Confindustria Sicilia, Ordine nazionale dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa e Comune di Santa Venerina – e le Università di Palermo, Catania, Messina, Enna.