Non una semplice video installazione, ma un vero e proprio dialogo tra immagini, luci e musica, ricco di ripetizioni e suggestione che si consegna al pubblico come metafora della difficoltà di un “racconto compiuto”: è questo il concetto che sta alla base di “Variazioni”, il progetto nato dell’estro di Matilde Trapassi, artista eclettica e versatile di fama nazionale.
OK arte in collaborazione con il Comune di Milano, presenta la mostra dell’artista che si incentra essenzialmente sul rapporto visivo e uditivo di elementi sensoriali, capaci di raccontare e tradurre in suono veri e propri quadri/telai. Una sorta di mosaico ininterrotto ma regolare che nasce dai quattro elementi fondamentali e la loro percezione: l’aria come melodia, la terra come ritmo, l’acqua come massa armoniosa e fuoco come espressione passionale. Nulla è lasciato al caso e tutto è pensato proprio per introdurre il visitatore in un viaggio visivo – musicale in cui i fili e le stoffe, che ricoprono i quadri insieme a piccoli oggetti di vetro, hanno il compito di rappresentare pentagrammi e note. Il processo inverso di traduzione in video e musica, fulcro ed espressione della videoinstallazione, è stato creato dall’esperienza di Marian Trapassi, nipote dell’artista, e Simone Chivilò.
Matilde Trapassi, di origine palermitana, ha iniziato l’attività didattica e artistica nel 1968, caratterizzando il proprio linguaggio attraverso l’uso di materiali innovativi, sulla scia dell’arte minimale. Anche l’insegnamento è fortemente caratterizzato dalla manualità nell’impartire indicazioni su strutture in plastica, colláge, rayogrammi, tintura e pittura su stoffa, fiber art, costruzioni fantastiche in legno, vetro, specchio, arazzi e tappeti in feltro, installazioni anamorfiche ad illusione ottica, quadri/oggetto, pitture ad olio su tela o tavola, ceramiche, mobiles e uso della pittura al fosforo per una fruizione al buio. Ha esposto sia in Italia che all’Estero e attualmente vive e lavora tra Milano e Palermo.