"A ottobre gli stati generali |del cinema siciliano" - Live Sicilia

“A ottobre gli stati generali |del cinema siciliano”

L'assessore Leanza dopo il trionfo di "Baaria"
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”Il nostro è un nuovo modello di sviluppo. Abbiamo investito nel cinema cinque volte in più rispetto al passato e a metà ottobre, a Catania, organizzeremo gli stati generali del cinema siciliano, in cui presenteremo le produzioni cofinanziate dalla Regione nei prossimi tre anni”. Lo ha detto Nicola Leanza, assessore regionale siciliano ai Beni Culturali, ricevendo Giuseppe Tornatore e i protagonisti di ‘Baaria’, Francesco Scianna e Margareth Madè, accompagnati dall’amministratore delegato di “Medusa Film”, Giampaolo Letta, nello stand di Cinesicilia alla 66^ Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Con Tornatore, Leanza si è confrontato sugli interventi che la Regione siciliana sta mettendo in campo per il cinema.

Leanza, quindi, ha ricordato che “a Venezia il festival ha parlato siciliano: Baaria è un film straordinario. Maria Grazia Cucinotta è una splendida madrina e testimonial della nostra isola. Adesso speriamo che si parli anche del ruolo delle istituzioni. In Sicilia, infatti, c’è storia, location uniche, accoglienza, rispetto, voglia di fare e poca burocrazia e, per la prima volta, avremo pure la possibilità di mettere a disposizione risorse economiche superiori rispetto al Fus. Non ci interessano le produzioni mordi e fuggi, cerchiamo progetti di qualità per i quali promettiamo responsabilità e impegno”.

“E’ importante – ha aggiunto Tornatore – che la Sicilia voglia sfruttare le proprie potenzialità utilizzando le maestranze locali, che sono bravissime. Se questa iniziativa della Regione fosse partita già anni fa, probabilmente sarei rimasto in Sicilia. Non è vero che da noi non esistono progetti importanti, finora non c’erano gli strumenti per realizzarli, è giusto che finalmente ci siamo attrezzati per fornire al cinema tutto ciò che puo’ servire”.

Leanza ha poi parlato di ‘Baaria’: “Il film parla della nostra terra, ma il suo messaggio è universale: l’uso del dialetto, l’ironia e l’umanità che Tornatore offre al pubblico fanno bene all’immagine della Sicilia”.


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