Otto stand a comporre un “villaggio della legalità”dove poter mostrare le ricadute delle iniziative antimafia nella vita quotidiana. Dai prodotti alimentari della cooperative al lavoro sui terreni confiscati alle esibizioni delle forze dell’ordine, fino al racconto dei volontari impegnati. E’ l’iniziativa patrocinata dalla Presidenza del Senato e organizzata dalla Provincia di Palermo in occasione del 17esimo anniversario della strage di Capaci e in programma da venerdì 22 maggio a domenica 24 in piazza Castelnuovo a Palermo. La manifestazione è stata l’occasione per lanciare da giugno anche le “Cene della legalità”, secondo un accordo tra Provincia e associazione Addiopizzo. I prodotti e le strutture “pizzo – free”, tra ristoranti e agriturismi, saranno coinvolti in un’iniziativa che andrà avanti per tutta l’estate. Si inizia venerdi alle 10.30 con il presidente Renato Schifani, e poi con “I mesi della speranza”, cioè un calendario che da maggio 2009 a dicembre 2010 racconta per immagini il lavoro delle cooperative antimafia e le battaglie, tra gli altri, di padre Pino Puglisi, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Libero Grassi. Tra le cooperative presenti in piazza, “Placido Rizzotto”, “Libera Terra”, “Pio La Torre”, “Lavoro e non solo”, “Liberamente”, ma anche uno stand dell’antica focacceria San Francesco. Altri spazi saranno dedicati al “Parlamento della legalità” e ai prodotti realizzati dai detenuti del carcere Pagliarelli. Al centro i “frutti dell’albero Falcone”, cioè un albero al quale giovani studenti potranno appendere i loro pensieri e disegni.
“Dalle costituzioni di parte civile nei processi abbiamo ricevuto 140mila euro che reinvestiremo in iniziative per la legalità – ha detto Pietro Alongi, assessore alla Sicurezza, antiusura e antiracket – segno anche che le denunce di chi si ribella al racket sono in aumento”.
“Ci sono ancora tanti assenti nella lotta alla mafia, a partire dagli ordini professionali e dalla politica, con i distinguo del caso – ha detto Dario Riccobono, volontario del comitato Addiopizzo – le notizie degli ultimi giorni svelano ancora una volta collusioni e complicità, segno che l’attenzione va tenuta alta, altrimenti si banalizza la memoria, dimenticando la lezione di don Puglisi che raccomandava di non fermarsi, nella lotta alla mafia, ai cortei”.
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