PALERMO – Alta velocità e distrazione: sono queste le maggiori cause degli incidenti stradali a Palermo, anche di quelli mortali. E, malgrado il numero degli scontri sia in calo e inferiore rispetto ad altre città italiane come Genova, nei primi otto mesi del 2016 le vittime degli incidenti sono state 16, di cui però solo tre erano su un’auto: gli altri erano pedoni, ciclisti o a bordo di scooter. Una piaga difficile da debellare ma a cui la Polizia municipale di via Dogali prova a porre rimedio, come spiega il comandante Vincenzo Messina.
Comandante, quali sono le principali cause degli incidenti mortali a Palermo?
“La velocità e la distrazione. A causa dell’età media elevata fra gli agenti e dei continui pensionamenti, abbiamo deciso di puntare sulle nuove tecnologie: autovelox, alcol test e da ottobre anche i droga test con strumenti all’avanguardia. Inoltre, grazie alle somme che l’amministrazione comunale su nostra richiesta ci ha garantito, attingendo dai proventi delle multe, abbiamo potenziato i controlli di sera e di notte”.
Partiamo dall’alta velocità…
“In viale Regione siciliana abbiamo posizionato degli autovelox fissi e, per impedire che si acceleri fra una postazione e l’altra, anche quelli mobili. Le multe sono diminuite sensibilmente e da una media di nove vittime l’anno siamo scesi a zero in una strada, come la circonvallazione, che invece aveva il più alto tasso di incidentalità mortale”.
Quanti incidenti si verificano a Palermo?
“Il trend per fortuna è in calo, nel 2001 contavamo 52 decessi mentre nel 2015 siamo scesi a 18. Nel 2015 abbiamo avuto 3.282 incidenti di ogni tipo, compresi i tamponamenti: se paragoniamo questo numero a quello di una città simile alla nostra, come Genova, vediamo che è inferiore, quasi la metà. E lì hanno molti più autovelox rispetto a noi. A livello nazionale comunque il numero degli incidenti è fortemente diminuito”.
I palermitani spesso si chiedono perché posizionare gli autovelox in alcuni punti e non in altri…
“Perché per legge possiamo metterli sono in alcune strade, classificate in un certo modo. Dobbiamo garantire sia la sicurezza degli agenti sia quella degli automobilisti che, vedendo l’autovelox, frenano bruscamente rischiando di provocare un incidente e mettendo in pericolo l’incolumità altrui. Uno scooter, proprio per aver frenato bruscamente, è passato davanti all’autovelox in posizione perpendicolare rispetto alla strada: è un miracolo che il conducente non si sia fatto nulla. Comunque a breve incontrerò l’ufficio Traffico e chiederò di classificare alcune strade in modo tale da poter posizionare gli autovelox fissi: pensiamo a via dell’Olimpo, via Nicoletti e via Lanza di Scalea”.
La Favorita è un’altra strada in cui spesso accadono degli scontri…
“Alla Favorita abbiamo elevato più di mille contravvenzioni e ritirato 25 patenti. Grazie ai fondi che, su mia richiesta, ci ha assegnato il Comune, abbiamo potuto posizionare degli autovelox anche di notte: cinque volte a gennaio, sei a febbraio, sei a marzo, tanto per citare qualche dato, che si aggiungono a quelli di giorno”.
Per quanto riguarda la distrazione?
“Multare chi parla al telefonino è difficile, ma stiamo aumentando i controlli acquistando anche più motociclette che possono intervenire con rapidità. Nell’ultimo anno abbiamo comunque multato 1.200 persone per uso del cellulare alla guida. A volte però ci si distrae per altri motivi, capitano i colpi di sonno causati magari dall’ora tarda o dall’eccessiva stanchezza o i malori: ai giovani diciamo di individuare una persona del gruppo che non beva e poi si possa mettere alla guida”.
Quanto influiscono alcol e droga?
“Ogni volta che c’è un incidente rileviamo il tasso alcolemico dei conducenti, ma serve anche un esame di secondo livello e stiamo dialogando con gli ospedali di Palermo per velocizzare le procedure. Nel 2016 abbiamo denunciato 19 persone alla guida in stato di ebbrezza. Per quanto riguarda le sostanze stupefacenti, non basta rilevare tracce di droga ma è necessario che queste provochino uno stato di ebbrezza, quindi serve anche del personale medico. Recentemente abbiamo acquistato dei kit salivari con un doppio sistema di controllo, in Sicilia non ce li ha nessun altro: ci consentiranno di avere un responso immediato e un riscontro scientifico certo dopo qualche giorno. Li useremo dove c’è una maggiore affluenza di persone, specie nei luoghi della movida. Si tratta di apparecchiature molto costose, ma la sicurezza non ha prezzo perché salva la vita di chi guida, dei passeggeri ma anche di chi circola in strada. I controlli però non sono sempre facili: non bastano due agenti, ne servono almeno quattro perché c’è il rischio che qualcuno vada in escandescenza al pensiero che possa scattare anche la confisca del mezzo o in caso di decessi anche l’arresto. Inoltre effettuiamo controlli ad hoc sui trasporto professionali, sia sui conducenti che sui mezzi, sui mezzi pesanti e sui pullman usati per le gite scolastiche, settore in cui siamo arrivati a quota 150 nel giro di qualche mese. Siamo attivi sul fronte dei controlli e l’anno scorso abbiamo addirittura evitato una truffa da 1,5 milioni di euro ai danni di un’assicurazione da parte di alcuni soggetti che avevano simulato un incidente usando una persona in coma: ci hanno candidati a un premio nazionale per questa operazione”.
Nonostante tutto, gli incidenti mortali continuano a verificarsi…
“Purtroppo la prevenzione o la repressione non bastano, evitare tutti gli incidenti è impossibile. Se ti ritiri alle cinque del mattino, può anche venirti un colpo di sonno. Inoltre il casco va sempre usato, ma non possiamo pensare che ci salvi la vita anche se guidiamo in modo spericolato o ad altissime velocità. Poi bisogna stare attenti anche a quando si scende dall’auto, a quando si apre lo sportello, a quando si attraversa la strada. Noi però siamo impegnati al massimo: nell’ultimo trimestre del 2015, grazie ai fondi comunali, di sera e di notte abbiamo effettuato quasi 900 alcol test che si aggiungono a quelli ordinari; abbiamo elevato 700 multe in più con gli autovelox, 767 agenti a rotazione sono stati impegnati per la movida. L’amministrazione, anche nel 2016, ci fornirà le risorse per queste operazioni”.